Ancora una volta il meteo di fine ottobre di Philip Island (Australia) ha condizionato il gran Premio di MotoGp. Come accaduto in altre occasioni, i piloti hanno segnalato durante le prove libere l’assenza di condizioni minime di sicurezza, spingendo la Direzione Gara ad annullare le qualifiche.
Ad innescare il tutto la caduta nelle FP4 di Miguel Oliveira (Ktm), spostato sull’erba in pieno rettilineo da una raffica di vento e carambolato a oltre 300 km/h al primo curvone a destra. Il portoghese, fortunatamente, non ha subito conseguenze fisiche ma l’episodio ha allarmato tutti i colleghi, uniti nel sostenere le ragioni della sicurezza: le folate sono troppo violente e non hanno una direzione univoca, mettendo in seria difficoltà i centauri soprattutto nel lungo rettifilo. Non avendo assicurazioni su un possibile miglioramento in giornata, la Direzione ha deciso di annullare le qualifiche, ma non ha ancora stabilito se e quando farle eventualmente recuperare. Nella comunicazione ufficiale della Dorna si legge che domenica mattina verranno valutate le condizioni meteo e si deciderà allora se disputare Q1 e Q2 prima della gara. Un’opzione – questa – che non sembra però troppo felice per il pubblico europeo, se è vero che la corsa è prevista già per le 5:00, ore italiane. L’alternativa è quella di sfruttare la classifica combinata dei tempi delle prime tre sessioni di prove libere (quella che decide, per intenderci, anche l’accesso diretto alla Q2). Se così fosse, in pole position finirebbe Maverick Viñales, davanti ad Andrea Dovizioso (2°), Cal Crutchlow (3°) e il nostro Danilo Petrucci (4°), finalmente tornato nelle posizioni che contano. Dietro di loro Jack Miller (5°), Marc Marquez (6°) e Valentino Rossi (7°).
Sulla questione sicurezza è stato perentorio Danilo Petrucci, che ha dichiarato: «Sicuramente le condizioni di oggi erano al limite. Non c’era margine di sicurezza, il vento arrivava a folate molto forti, per cui era molto difficile riuscire a controllare la moto: sul rettilineo bisognava tenere il manubrio girato per andare dritti! Oggi non c’erano davvero le condizioni per continuare a girare, quindi a mio parere la Direzione Gara ha preso la decisione giusta». Quanto alla possibilità di “recuperare “ le qualifiche prima delle corse di MotoGp, Moto 2 e Moto 3, «non mi sembra che fare qualifica e gara nello stesso giorno sia una cosa giusta, ma è un’opportunità per chi era rimasto fuori dai migliori 10 di fare la Q2» ha detto il ternano, che se fosse adottata la classifica delle libere partirebbe dalla 4° piazza.
Chi ne esce sconfitta è però la Dorna, l’organizzatore del Motomondiale, che ancora una volta non fa bene i conti con il clima autunnale. Episodi simili si sono verificati nelle passate stagioni in Giappone, Malesia e nella stessa Philip Island, senza che la Società procedesse a un cambio di calendario. Tutto ciò fa riflettere, sulla possibilità di spostare alcuni appuntamenti, ma soprattutto sull’opportunità di accorciare un calendario che prevede già 19 appuntamenti e che potrebbe arrivare addirittura a 22 (!) nei prossimi tre anni.
(Giulio Sacco)