Altro risultato consistente per Danilo Petrucci, che nel Gran Premio dell’Austria finisce 5° dopo una gara difficile e tirata. Tutto come da copione, se è vero che il ternano già da ieri sapeva di avere un passo inferiore rispetto ai tre di testa (Dovizioso, Lorenzo e Marquez) e si era riproposto come obiettivo la Top 5.
Dopo l’ottima qualifica di sabato (4°) Petrux è di nuovo incappato in una partenza a rallentatore, perdendo tre posizioni alla prima curva. Terreno recuperato velocemente, dato che in appena due giri il 27enne di Terni è risalito in 5° piazza, da cui poi non si è più spostato. La gara, comunque, è stata tutt’altro che facile per lui, che ha corso per molti giri a stretto contatto con Crutchlow (4° al traguardo con la Honda) e si è difeso nel finale dal rientro di uno stoico Valentino Rossi (6°). E – anche se meno spettacolare di altre corse – il piazzamento consente a Danilo di guadagnare una posizione nella classifica generale, dove ora è 6° con 105 punti: a sole 8 lunghezze da Maverick Viñales (12° alla bandiera a scacchi), che potrà recuperare se la Yamaha non risolverà i problemi che al momento la rendono non all’altezza del suo blasone. E con la tranquillità di chi sa di aver dato il massimo Petrux ha commentato il risultato: «Torno a casa molto felice perché abbiamo fatto un grande lavoro» ha dichiarato a freddo, continuando «sapevo che sarebbe stato difficile lottare per il podio. Ho provato ad attaccare Crutchlow per la quarta posizione ma va bene così: abbiamo preso punti importanti».
Al vertice si è consumato un “triello” da brivido. Al via Marc Marquez si è subito portato in testa e ha cercato di fare il vuoto – plausibilmente per evitare bagarre all’ultimo giro, che ultimamente lo vedono spesso perdente. Dietro di lui le due Ducati di Lorenzo e Dovizioso hanno provato a tenere il passo, senza però strapazzare gli pneumatici. Se in un primo momento il campione del mondo sembrava davvero aver concretizzato la fuga, nell’ultima metà di gara le rosse si sono riavvicinate con gomme più fresche, accendendo la gara. Lorenzo, ben più arrembate del solito, ha innescato un duello duro (ma corretto) col folletto di Cervera, con una serie di sorpassi e controsorpassi. Alla fine è stato il maiorchino a spuntarla, con Marquez 2° e Dovizioso 3° (tradito da un “lungo” nel momento decisivo).
Un piccolo capolavoro lo ha fatto anche Valentino Rossi, che – partito 14° – ha salvato una Yamaha in crisi con un dignitoso 6° posto: il suo compagno, Viñales, è finito 12°! L’ennesima dimostrazione, dopo le pubbliche scuse dei vertici giapponesi, che la casa dei tre diapason deve assolutamente cambiare marcia. Il tempo per farlo non è molto, dato che si tornerà in pista sul tracciato inglese di Silverstone il prossimo 26 Agosto.
(Giulio Sacco)