E’ inevitabilmente una qualifica segnata – quella di Barcellona – dall’incidente mortale che venerdì ha portato via il 24enne Luis Salom, pilota di Moto 2. Segnata prima di tutto perché, nonostante i piloti conoscano il pericolo di correre, non ci si abitua mai a perdite del genere. E anche perché dopo la tragedia la commissione gara ha deciso di modificare la geografia del tracciato, sostituendo il curvone “incriminato” con la chi-cane usata dalla F1.
E uno dei primi ad adattarsi al cambiamento è stato Danilo Petrucci, autore di un ottimo 9 tempo nelle qualifiche. Il ternano ha terminato la sessione appena dietro alla Ducati ufficiale di Andrea Iannone (8°), precedendo però l’altra rossa di Dovizioso (10°) e la Desmosedici Pramac del compagno Scott Redding(11°). Risultato ottimo per Petrux, che non ama particolarmente la pista spagnola e che comunque mantiene alcuni dubbi sulla durata degli pneumatici.
In testa torna a brillare Marc Marquez, inesorabilmente più competitivo di tutti gli avversari: Jorge Lorenzo, 2°, è a quasi mezzo secondo di distacco, il compagno Pedrosa (3°) a oltre 7 decimi. Detto dello straordinario 4° posto dell’outsider Barbera, deve accontentarsi del 5° posto Valentino Rossi, meno efficace col nuovo lay-out del tracciato. La Yamaha del Dottore ha perso competitività nel 4° settore – quello modificato – e il 9 volte iridato dovrà ancora una volta cercare il bandolo della matassa nel warm up prima del Gran Premio. Domenica la gara alle 14:00, in diretta su Radio Galileo.
(Giulio Sacco)