S’interrompe sul più bello il sogno di Danilo Petrucci, che sotto la pioggia di Valencia voleva regalare un podio al suo team Pramac prima di trasferirsi nella scuderia ufficiale Ducati. E invece la pressione ha giocato un brutto scherzo al pilota di Terni, caduto mentre rampava sulle posizioni da podio.
In partenza, purtroppo, Danilo ha perso diverse posizioni, ritrovandosi 8° da 4° che partiva, e subendo anche una spallata dal campione del mondo Marc Marquez. Il ternano comunque non si è dato per vinto, concretizzando due sorpassi già alla fine della prima tornata. Da lì una rapida rimonta gli ha consentito di superare il poleman Maverick Viñales (poi caduto) e di riavvicinarsi significativamente alla coppia Marquez-Pol Espargaro che si giocava il gradino più basso del podio. Purtroppo l’acqua – sua storica amica – questa volta ha tradito anche Petrux, scivolato proprio sul più bello e impossibilitato a rientrare per i danni eccessivi alla moto. Un errore che ci sta: Danilo stava dando il tutto per tutto, e non si può dire che non sia in buona compagnia. Come lui, sono andati a terra Marc Marquez (appena un giro dopo), il compagno Jack Miller (anche lui specialista del bagnato), Maverick Viñales e Valentino Rossi, che ha perso la seconda posizione a tre giri dalla conclusione.
Il finale di stagione è ancora più amaro guardando la classifica generale (terminata in 8° piazza): il risultato di oggi non consente a Petrux di sopravanzare Zarco e Crutchlow, e soprattutto gli fa perdere una posizione nei confronti di Alex Rins, che ha conquistato il 5° posto finale grazie ai podi nelle ultime due gare della stagione (in entrambi i casi 2°). Il ternano dovrà ora liberarsi in fretta delle scorie di questo 2018 e dare il massimo sulla Ducati ufficiale nei test dei prossimi giorni, senza cedere alla pressione. Palpabile il rimpianto a fine gara: «La caduta di oggi è stata la più grande delusione della stagione» ha dichiarato sconsolato, aggiungendo «Non è il finale di stagione che sognavo: ho fatto un solo errore in questo weekend e non sono riuscito a finire la gara. Non posso certo essere felice, ma sono soddisfatto per quanto fatto durante la stagione. Avremmo potuto ottenere qualcosa in più ma ho dato sempre il massimo». Un pensiero va anche all’ormai ex team Pramac: «Mi dispiace moltissimo per il team, ma in questi quattro anni abbiamo fatto un lavoro eccezionale e vorrei ringraziare tutte le persone della squadra che mi hanno supportato».
In testa il futuro compagno di Petrux, Andrea Dovizioso, vince per la 4° volta in stagione, in un Gp ad eliminazione. A metà gara l’acqua era così tanta da costringere i commissari a interromperla e riprenderla alle 15:00. In queste condizioni proibitive Dovi è stato perfetto, ricucendo prima il distacco nei confronti del battistrada Rins, e poi – al secondo start – riuscendo a imporre un ritmo insostenibile per tutti gli altri. Alle sue spalle, oltre al già citato Rins (2°), un ottimo Pol Espargaro (3°), caduto ad inizio gara ma riuscito a tornare in corsa per il podio grazie alla ripartenza. Lo spagnolo ha regalato alla KTM il primo podio stagionale, sfruttando anche la caduta di Valentino Rossi, scivolato a tre giri dalla fine mentre era 2°.
Il Dottore ha lottato come un leone, ma come in Malesia è incappato in un errore nel finale. Ciò che fa ben sperare in previsione 2019, però, è la capacità del campione di lottare ancora al vertice, alla faccia di una Yamaha in difficoltà e dei suoi 39 anni. Il 3° posto in campionato dà la misura delle motivazioni del 9 volte iridato, ancora in grado di far sognare i suoi tifosi; nel presente e – si spera – anche per il futuro.
(Giulio Sacco)