Comincia nel peggiore dei modi il Gp del Giappone per Danilo Petrucci, costretto nelle posizioni di rincalzo nelle prove libere ed eliminato poi nella prima sessione di qualifiche. E dire che lo scorso anno qui a Motegi Petrux aveva ottenuto il 2° posto il sabato e uno straordinario podio in gara (dietro solo agli inarrivabili Dovizioso e Marquez).
Che qualcosa stesse andando storto lo si era capito già dal venerdì, con il pilota di Terni solo 17° nella prima sessione. Tempo che lo ha condannato alla Q1 a causa della pioggia che ha rallentato i successivi turni. Oggi poi l’impensabile: passare in Q2 sembrava solo una formalità per Danilo, che si era infatti portato subito in testa nella classifica dei tempi. Al secondo tentativo, però, diversi piloti sono cresciuti più del previsto – tra loro, oltre alle KTM di Smith ed Espargaro e la Honda di Nakagami, anche la Ducati versione 2017 di Alvaro Bautista – costringendo Petrux a partire dalle retrovie. Il 15° posto finale brucia ancor più guardando alle prestazioni dell’altro pilota Pramac, Jack Miller, capace di conquistare il 3° posto nonostante una caduta al momento topico. La Desmosedici c’è (la pole di Dovizioso ne è una prova), e ora starà a Danilo ritrovare la serenità per tornare a ruggire come ha sempre fatto.
Velate dalla delusione anche le dichiarazioni del ternano: «È un week end molto difficile» ha ammesso «Venerdì abbiamo fatto una scelta sbagliata sul set up ma nelle FP3 il feeling sembrava buono. Purtroppo le qualifiche non sono andate come speravo. Partire dalla quinta fila sarà dura ma il passo gara è positivo. L’obiettivo è quello di arrivare in Top 10 per prendere punti preziosi» ha concluso.
Nonostante i problemi di Petrux e l’assenza per infortunio di Lorenzo, la Ducati può festeggiare guardando alla straordinaria prestazione di Dovizioso, capace di conquistare la pole position con quasi 3 decimi di vantaggio sul rivale Marc Marquez (solo 6°). Il mondiale è ormai andato – manca solo l’ufficialità matematica – ma sarebbe importante rovinare la festa dello spagnolo, impedendogli di vincere proprio qui, in casa della Honda. Detto dell’ottima 3° piazza di Miller – che plausibilmente domani non terrà il passo dei primi – stupisce Johann Zarco (2°, a 69 millesimi da Dovi), che riporta la sua Yamaha Tech 3 in prima fila e si candida al podio per domani. Ottimo piazzamento anche per gli outsider Cal Crutchlow (4° su Honda) e Andrea Iannone (5° con la sua Suzuki).
Solo terza fila per le Yamaha ufficiali di Viñales (7°) e Rossi (9°), separati dalla Suzuki di Alex Rins (8°). I due alfieri Yamaha sono rimasti delusi nella caccia alla pole, ma potrebbero avere il passo per ambire al podio – il gradino più basso, s’intende. Domani il via del Gran Premio alle 7:00 ora italiana.
(Giulio Sacco)