Dopo un’attesa frustrante è finalmente arrivata la decisione ufficiale. Il Gp di Silverstone non s’ha da correre. Né oggi, né domani. A causa della pioggia la safety commission ha deciso all’unanimità che mancano le condizioni minime di sicurezza per mandare in pista i piloti, anche ricordando l’incidente di ieri a Tito Rabat (travolto dalla moto di Morbidelli in una curva in cui sono caduti o arrivati lunghi in otto!).
Così il via del gara è stato prima ripetutamente posticipato rispetto alle 12:30 (ora italiana) e poi del tutto annullato quando ormai erano le 17:00. Una gestione che ha suscitato non pochi malumori, tanto negli spettatori quanto nei piloti. Il nostro Danilo Petrucci, scherzando (ma non più di tanto), ha detto nell’attesa: «Mi sono messo la tuta questa mattina alle 8:30 e ancora la devo “cavare”. Prima ci dicono che non si va, poi che si può partire. È dura: sembra di stare in sala parto, con i parenti che aspettano fuori e che dicono “Nasce”, “No, ha solo le contrazioni”, “No, nasce domani”».
Il problema peraltro non è stato la pioggia – caduta nella norma per gli standard inglesi – ma il nuovo asfalto del tracciato, per nulla drenante: qualche goccia è bastata per allagare il circuito, rendendolo impraticabile. A conferma di ciò, proprio qui nel 2015 Petrux aveva ottenuto il suo primo podio sotto un diluvio ben più preoccupante. La differenza rispetto ad allora, ha spiegato il ternano, è una: «Quella volta c’era ancora più acqua, me lo ricordo. Però c’era un asfalto diverso, che drenava. Oggi c’è il problema dell’aquaplaning: a parte le curve 7 e 8 il resto del tracciato è allagato e non si sta in piedi nemmeno in rettilineo!».
La gara perciò, su consiglio dei piloti, è stata annullata e non sarà recuperata. Il dito è ora puntato sulla società che ha effettuato i lavori di asfaltatura, in attesa di riaccendere i motori nel prossimo Gp a Misano (domenica 9 Settembre). Non è mancato chi – una minoranza, comunque – ha recriminato per il “poco coraggio” dei centauri. Ma dobbiamo ricordarci ciò che ha chiarito Danilo prima di salutare tutti: «Dispiace, ma purtroppo quando non sai nemmeno quando cadi (come è successo ieri) è davvero pericoloso. E alla fine siamo persone che rischiano di sbattere la testa per terra!».
(Giulio Sacco)