Concretizza finalmente una qualifica da campione, Danilo Petrucci, che a Le Mans (Francia) si prende la prima fila nelle condizioni a lui più congeniali: l’asfalto bagnato. Dopo la pioggia scesa nella mattinata infatti il tracciato si è asciugato solo parzialmente, rendendo la pista insidiosa e scivolosa sia con le gomme slick che con quelle scanalate.
Petrux si è confermato specialista di queste condizioni, sfruttando al meglio l’opportunità dopo prove libere altrettanto consistenti (3° nelle FP1, 6° nelle FP2). Il ternano ha piazzato la zampata vincente nei primi giri di qualifica, portandosi immediatamente 2° dietro a Marquez per appena 3 decimi. L’anno scorso proprio in terra francese il ternano aveva chiuso la gara sul secondo gradino del podio, a conferma del feeling con questa pista. La speranza quest’anno è di ripetersi e – perché no? – cogliere il primo successo nella massima categoria, visto che le previsioni danno acqua anche per domani: la domanda non è se, ma quando, arriverà la pioggia. Per il momento Danilo può godersi la prima fila e la vittoria nel confronto interno con gli altri ducatisti (l’ex compagno Miller è 3° con la Ducati Pramac, Dovizioso 4°).
«Sono molto contento perché siamo riusciti a sfruttare bene il nostro potenziale anche in qualifica e finalmente partiremo da una buona posizione in griglia» ha dichiarato a freddo il 28enne di Terni, spiegando «Con la squadra abbiamo adottato la strategia giusta, spingendo al massimo ad inizio turno con gomma posteriore media, dal momento che le condizioni sono andate peggiorando col proseguire della sessione. In ogni caso non è stato semplice fare il tempo: la pioggia non era sufficientemente intensa per far lavorare al meglio le gomme rain e quindi era davvero difficile capire il limite a livello di grip, come dimostrano le tante cadute. Oggi abbiamo lavorato bene, ma la gara è domani e quindi dobbiamo restare concentrati al massimo».
Davanti a Petrux solo il campione del mondo Marc Marquez, che ha stampato il miglior tempo ad inizio sessione e poi è stato coinvolto in una caduta (senza conseguenze fisiche). Dalla scivolata il folletto non è più riuscito a ripetersi né ad avvicinarsi al suo precedente crono. Opposta la sessione di Valentino Rossi, apparentemente in difficoltà nelle prove libere ma capace di riprendersi al momento opportuno. Il Dottore ha passato brillantemente la Q1 in prima posizione; poi, in Q2, ha preferito approcciarsi con calma alla sessione, mettendo insieme una serie di giri in progressione, che gli hanno fatto lentamente scalare la classifica dei tempi fino alla 5° piazza. In questo modo si è confermato ancora una volta primo delle Yamaha (Morbidelli è 6°, Viñales 11°) e si candida ad essere protagonista domani nella lotta per il podio.
Detto di Lorenzo (8°) e del disastro del brillante Rins (solo 19°), è stato molto cauto anche l’altro italiano in corsa per il mondiale, Andrea Dovizioso: il ducatista sa di essere su una pista amica e ha preferito non strafare in condizioni difficili. La 4° casella conquistata nel finale, comunque, è un ottimo piazzamento per correre una gara di vertice. Domani il via del Gp alle 14:00 italiane.
(Giulio Sacco)