Se qualcosa può andar male, lo farà. E’ la legge di Murphy, concretizzata in pieno oggi da Danilo Petrucci, che ad Aragon vive uno dei peggiori Gp dell’anno. La gara che non ti aspetti, ma – purtroppo – in negativo.
Già il venerdì la sorte aveva dato segnali poco incoraggianti: essere travolto dalla caduta di Pol Espargaro, oltre a fargli perdere l’accesso diretto alla Q2, aveva soprattutto spaventato il ternano, che dopo una botta alla testa aveva accusato delle amnesie e solo dopo accertamenti in clinica mobile aveva ritrovato la serenità. In gara si è completato il quadro con un altro contatto. Questa volta con il proprio compagno, Scott Redding, che nell’episodio ha avuto la peggio. L’incidente – non mostrato dalle telecamere – ha fatto perdere posizioni a Danilo e gli è anche costato un ride trhough (passaggio a velocità limitata nella corsia box). Il mesto 17° posto non consente al 25enne di prendere punti e continuare la scalata in classifica. Ma è soprattutto l’imbarazzo a regnare in casa Pramac: ha spiegato Petrux al termine della corsa.
Non sono mancati caos e bagarre nemmeno nelle prime posizioni, dove Marc Marquez ha dominato incontrastato nonostante alcune sbavature: in partenza lo spagnolo si era fatto sorprendere dai connazionali Viñales e Lorenzo, poi passati senza troppi patemi. Quando ormai sembrava fatta, però, il folletto ha perso la traiettoria ideale, ritrovandosi in una curva da 1° a 5°. Nulla di irrimediabile comunque, visto che è stato per lui facile – fin troppo – scavalcare nuovamente gli avversari e tornare in testa ai danni di uno stoico Valentino Rossi (3° alla fine). Il Dottore ha provato ad approfittare degli errori del rivale per vincere la gara, ma la gomma lo ha salutato 10° giri prima del dovuto, costringendolo a cedere prima a Marquez e poi anche al compagno Lorenzo (2°). Tenuti invece dietro Viñales (4°), Crutchlow (5°) e Pedrosa (6°). Rimane comunque a Valentino l’onore di aver provato a tenere aperto il mondiale.
La classifica, dal canto suo, sembra ormai immutabile, con Marquez a precedere Rossi di 52 lunghezze, Lorenzo di 66, ad appena 4 gare dal termine. Se il mondiale sembra ormai quasi assegnato, rimane inalterata l’adrenalina dei duelli, che i piloti – si spera – torneranno a proporre a Motegi (Giappone) il prossimo 16 Ottobre.
(Giulio Sacco)