Nonostante la pista bagnata e il circuito favorevole (su cui l’anno scorso aveva trionfato), Danilo Petrucci non riesce a migliorare la propria posizione di partenza rispetto alle scorse uscite. Così il ternano, che grazie alla pioggia sembrava poter ambire a superare la Q1, dovrà accontentarsi di partire 17° anche nel Gran Premio di Le Mans, Francia.
Dopo prove libere poco brillanti, il maltempo poteva essere un alleato di Petrux, che sul bagnato ha conquistato alcuni dei risultati più esaltanti della sua carriera (tra cui anche la vittoria dello scorso anno sul tracciato francese). In effetti, le condizioni miste – con pista umida ma che andava asciugandosi – gli hanno permesso almeno di lottare concretamente per il passaggio in Q2, piazzandosi per molto tempo nelle prime posizioni. Nel finale, però, i suoi rivali sono migliorati più di lui, scalzandolo in 17° piazza. Anche per la gara, comunque, le probabilità di pioggia sono elevate, e la speranza dei tifosi è che il ternano tiri fuori una delle sue solite magie.
Conquista la pole position il beniamino di casa Fabio Quartararo (Yamaha), che ha preceduto il compagno Maverick Viñales e l’australiano di Ducati Jack Miller. Ottimo 4° Franco Morbidelli, davanti a Johann Zarco (Ducati Pramac), Marc Marquez, Takaaki Nakagami e Pol Espargaro. Buon 9° posto per il 9 volte campione del mondo Valentino Rossi, entrato direttamente in Q2, che precede Miguel Oliveira e i due outsider Lorenzo Savadori e Luca Marini.
Grande delusione invece per le Suzuki e per il leader del mondiale Francesco Bagnaia (Ducati), tutti usciti in Q1. Le moto giapponesi, solitamente competitive, si sono piazzate 14° e 15° rispettivamente con il campione del mondo Joan Mir e con il compagno Alex Rins. Bagnaia si è qualificato proprio alle loro spalle in 16° posizione. Il giovane pilota Ducati, che nelle altre gare aveva sempre lottato con i piloti di vertice, sarà chiamato a una rimonta domani se vuole difendere il suo primato in classifica generale, che potrebbe essere insidiato da Quartararo, dietro di lui per appena due punti.
(Giulio Sacco)