Si conclude dopo solo 4 giri il Gran Premio di Germania (Sachsenring) di Danilo Petrucci, che è caduto a causa di un contatto con Alex Marquez, vanificando un’ottima rimonta che aveva concretizzato fino a quel momento.
Il pilota di Terni, che scattava 19°, è riuscito a guadagnare ben 6 posizioni in partenza. Nelle quattro tornate successive Petrux ha lottato per difendere la 13° posizione con il campione del mondo Joan Mir e con il compagno in Ktm Tech 3 Iker Lecuona, con il quale ha ingaggiato una prolungata bagarre. Quando mancavano 26 giri alla bandiera a scacchi, però, il ternano si è ritrovato per terra a causa di un contatto con Alex Marquez non inquadrato dalle telecamere. Un peccato, considerando la rimonta fin lì ottenuta da Petrux e soprattutto il fatto che nei giri successivi è arrivata anche qualche goccia di pioggia che lo avrebbe potuto aiutare a progredire ancora. Nonostante le novità tecniche, quindi, continua il calvario di Danilo, che non riesce a esprimere tutto il suo potenziale sulla moto austriaca (che con gli ufficiali è tornata a ruggire).
Mette invece in “pausa” il suo momento di crisi l’otto volte campione del mondo Marc Marquez, che – nonostante le difficoltà fisiche da quando è rientrato dopo il lungo infortunio al braccio – è stato capace di portare a casa una vittoria imbarazzante per tutti gli altri. In una pista con poche curve a destra (dove soffre maggiormente a causa delle numerose operazioni), il fenomeno spagnolo è tornato a dettare legge: in partenza ha bruciato quasi tutti gli avversari, portandosi in 2° posizione, e si è sbarazzato con tenacia anche di Aleix Espargaro, che guidava la gara. Da lì ha sfruttato un paio di tornate con qualche goccia di pioggia per scavare un distacco di quasi due secondi rispetto agli inseguitori, che ha poi difeso caparbiamente fino alla bandiera a scacchi. A nulla è valso il tentativo di Miguel Oliveira (2° su Ktm) di ricucire il divario: Marquez ha dimostrato di essere superiore nel talento e nella testa.
Terza posizione per Fabio Quartararo, che consolida il primato in classifica generale grazie alle disavventure di Zarco (solo 8°). Quarta posizione per l’altra Ktm di Brad Binder, che ha preceduto le Ducati di Bagnaia (5°) e Miller (6°) e l’Aprilia di Espargaro. Solo 14° Valentino Rossi, in grande difficoltà al pari delle altre Yamaha di Franco Morbidelli (18°) e Maverick Viñales (19°), rispettivamente ultimo e penultimo al traguardo.
(Giulio Sacco)