Non ha centrato il podio, Danilo Petrucci, ma ha fatto emozionare tutti i suoi tifosi nel Gran Premio di Germania (Sachsenring) con una gara da campionissimo, senza timori per i mostri sacri della categoria. Un quarto posto – il suo – che magari non lo soddisfa appieno al momento, ma che può fargli passare delle vacanze molto più serene pensando di essere stato (ancora una volta) il primo delle Ducati.
Questa volta non possiamo davvero rimproverare nulla al ternano, che ha corso al massimo a partire dalla partenza, quando ha sì perso una posizione da Jorge Lorenzo – che scattava 3°, alle sue spalle – ma ne ha conquistata un’altra nei confronti di Marc Marquez, con un’entrata decisa ma corretta. Qualche giro più tardi purtroppo il campione del mondo (in evidente superiorità tecnica) ha infilato Petrux, che ha dovuto subire 4 tornate più tardi anche il sorpasso di uno straordinario Valentino Rossi. Da lì è cominciata una gara di resistenza, con Danilo che ha provato a conservare il più possibile gli pneumatici senza però subire il sorpasso dei piloti che da dietro stavano risalendo – tra loro gli altri ducatisti Bautista, 5° al traguardo, e Dovizioso, 7° alla bandiera a scacchi, oltre che Maverick Viñales.
Il finale di gara sembrava ormai segnato per il ternano, apparentemente condannato al 4° posto. Almeno fino a cinque giri dalla fine, quando ha ripreso e sorpassato Jorge Lorenzo (6° al termine della corsa e in difficoltà con le gomme) per il podio virtuale. Purtroppo anche gli pneumatici di Danilo non erano perfettamente integri e, nonostante la sua strenua difesa, ha dovuto subire il sorpasso da Maverick Viñales (3°) a sole due tornate dalla conclusione. Un epilogo deludente per Petrux, che comunque ha motivo di sorridere: ora è 7° in classifica generale, dietro di un solo punto a Jorge Lorenzo e di 4 rispetto all’altro ducatista Dovizioso (4° a pari merito con Johann Zarco).
Non sono mancate le polemiche nel post-gara, quando Danilo (comunque mediamente contento) ha sottolineato: «Peccato aver perso tempo con Lorenzo: è andato largo e poi è tornato dentro di colpo mentre stavo passando e mi ha fatto perdere un secondo. Ha fatto lo stesso anche con Rossi e evito di commentare, anche perché Lorenzo ha usato parole non tenere con me. Io non ho nulla contro di lui, ma non ci parliamo più da un po’ e non so perché. Comunque la gara è stata buona, facevo bei tempi, ma vedevo che in tanti dietro si avvicinavano e temevo un’altra giornataccia da 8° posto. È stato a quel punto che ho lottato con le gomme e i denti per finire 4°».
In vetta (al mondiale e alla gara) il solito Marc Marquez, che ha amministrato il suo vantaggio tecnico senza patemi. Con la calma di chi conosce la propria superiorità ha lasciato inizialmente in testa Lorenzo, per poi superarlo e fare il vuoto appena sembrava che Rossi (2°) riuscisse a riprenderlo. Il Dottore, dal canto suo, agguanta un altro podio – il quinto stagionale – alla faccia dei 39 anni e di una Yamaha riuscita meno bene del solito. Un risultato che gli permette di difendere la seconda piazza anche nella classifica generale con 10 punti di vantaggio su Viñales. Ora la pausa estiva, con i centauri che torneranno in pista a Brno (Repubblica Ceca) il 5 Agosto.
(Giulio Sacco)