Non è stata la festa che ci si aspettava nel Gran Premio di casa per Danilo Petrucci, che a Misano corre probabilmente una delle gare meno brillanti della sua carriera, terminando addirittura 16° fuori dalla zona punti.
Il pilota di Terni non è mai stato della partita. Alla partenza ha beneficato della defaillance di Miguel Oliveira, che ha spento la moto nel giro di ricognizione ed è stato costretto a scattare dal fondo. Nonostante l’errore del portoghese e la caduta a metà gara del francese Fabio Quartararo, Danilo è non è riuscito a terminare la gara a punti (assegnati fino al 15° posto), finendo 16° (quartultimo dei piloti arrivati al traguardo), davanti solo alle Honda di Alex Marquez e Bradl e all’Aprilia di Bradley Smith. Si può ora parlare di crisi per Petrux, che quest’anno ha raggiunto la top ten in sole due occasioni, e il cui miglior piazzamento è stato un 7° posto in Austria: serve una scossa per ritrovare l’orgoglio e l’entusiasmo dei tempi migliori.
Al termine della corsa Danilo ha provato a guardare al futuro, pensando ai test di martedì a Misano che precederanno il secondo round sullo stesso tracciato tra sette giorni: «Oggi ho faticato davvero molto in gara» ha dichiarato, continuando «Ho avuto diversi contatti con altri piloti all’inizio e non sono riuscito a rimanere agganciato al gruppo dei primi. Man mano che la moto si alleggeriva con il consumo della benzina, sono riuscito ad avere un ritmo migliore, ma ormai ero troppo lontano per recuperare sui piloti davanti. La gara ci ha comunque permesso di capire alcune cose e questa è sicuramente un’indicazione che ci potrà servire per il futuro. Speriamo che il test di martedì ci aiuti a fare un po’ più di chiarezza. Mi spiace di non essere riuscito a conquistare nessun punto oggi: ce l’ho messa veramente tutta, ma purtroppo non è bastato».
Gli altri italiani in gara hanno invece potuto festeggiare, chi per un verso chi per l’altro. Davanti a tutti si è piazzato Franco Morbidelli, che ha agguantato in casa la prima vittoria in carriera. Dietro di lui uno straordinario Francesco Bagnaia (2° su Ducati Pramac): il giovane pupillo di Rossi è stato di gran lunga il più veloce delle Ducati e ha emozionato tutti al rientro dopo un grave infortunio alla tibia. Chiude il podio lo spagnolo Joan Mir (Suzuki), che strappa all’ultimo giro la terza posizione a un rinvigorito Valentino Rossi. Il Dottore ha conteso a Morbidelli la 1° posizione per più di metà gara; poi un calo della gomma lo ha condannato alla rimonta (conclusa in extremis, nelle ultime tornate) di Bagnaia e Mir.
Delude ancora l’ex leader della classifica Fabio Quartararo, che fatica in partenza e cade nel tentativo di recuperare. Grazie al suo errore conquista inaspettatamente la testa della classifica Andrea Dovizioso (7° oggi alla bandiera a scacchi), autore di un’altra gara incolore ma che grazie alla sua costanza è ora davanti di 6 lunghezze al francese. Dietro di loro, ancora in lotta per il titolo l’australiano Jack Miller (oggi 8°, ma 3° in classifica, a – 12 da Dovizioso), Joan Mir (- 16 ), Viñales e Rossi (a pari merito, staccati di 18 punti dalla vetta) e il vincitore di giornata Morbidelli (7°, ma a soli 19 punti dal primo).
(Giulio Sacco)