Mette di nuovo in riga i compagni ducatisti, Danilo Petrucci, che nelle prime qualifiche della stagione in Qatar conquista una straordinaria prima fila (3°), precedendo anche gli ufficiali Dovizioso (5°) e Lorenzo (9°).
I segnali c’erano: i test invernali e le prove libere avevano mostrato un Petrux in formissima (anche fisica, visti i chili persi dal 2017) e le stesse dichiarazioni fiduciose del ternano lasciavano intuire la competitività del pilota del team Pramac. Un’altra indicazione importante è arrivata dagli stessi avversari che nel giro topico lo hanno marcato stretto per provare a prendere la sua scia. Tradotto: anche colleghi avevano capito che Danilo sarebbe stato protagonista. La soddisfazione è tanta, soprattutto perché la sua è stata la prima delle Ducati, con Dovizioso (il favorito alla vigilia) 5° staccato di quasi due decimi e Lorenzo 9° a più di mezzo secondo. Il compagno di team (l’australiano Jack Miller) è soltanto 10°.
La gara – è certo – sarà ancora più dura, e forse ci permetterà di capire se in Pramac hanno risolto i problemi di consumo dello pneumatico che tante volte hanno “frenato” Danilo negli ultimi giri. Nel frattempo, però, il distacco minimo dal campione in carica Marc Marquez (appena 5 millesimi) dà la misura della grande prestazione di Petrux, che non nasconde l’entusiasmo: «È il miglior modo per iniziare la stagione, anche perché domani saranno molto importanti i primi giri» ha dichiarato nel parco chiuso «Credo che ci saranno tanti piloti che vorranno guadagnare posizioni per questo sarà determinante partire bene ed evitare la bagarre. Saremo in tanti a lottare per il podio ma io ho tanta fiducia. Il passo è buono, il feeling è eccellente: sono pronto per questa grande domenica».
Se in Ducati devono vedere un pilota privato davanti agli ufficiali, lo stesso accade in Yamaha, che a dispetto della crisi della “casa madre” (Rossi è solo 8°, Viñales addirittura 12°!) si ritrova la moto satellite Tech 3 in pole position grazie al fenomenale Johann Zarco. Il pilota francese si dimostra ancora una volta implacabile in qualifica e, a questo punto, meritevole di una Yamaha ufficiale. Appena due decimi più indietro si trova il campione del mondo Marc Marquez (2°), finalmente incisivo in una pista avversa, forse aiutato anche da una Honda “pericolosamente” – per gli altri – competitiva. Basti pensare alle prodezze di Cal Crutchlow, che con la Honda non ufficiale gestita da Lucio Cecchinello si è preso la 4° piazza a meno di due decimi dal campione del mondo spagnolo. Detto del 7° posto di Dani Pedrosa (Honda Repsol), fa qualche passo avanti anche la Suzuki, con Alex Rins 6° e Andrea Iannone 11°.
Cresce l’attesa per la gara, visti i distacchi minimi tra i piloti: Dovizioso (5° e desideroso di vincere dopo i tre secondi posti delle passate stagioni) è a meno di 4 decimi dalla vetta e plausibilmente sarà della partita. Sembra più difficile che sia così per Valentino Rossi (8°), distante 7 decimi dalla pole di Zarco. Il Dottore è chiamato alla solita impresa in gara, così come Lorenzo (9°), che – dovesse continuare su questa strada – rischia di perdere il posto in Ducati, con l’ombra di un Petrucci sempre più arrembante.
(Giulio Sacco)