A volte anche i bei ricordi tradiscono. Se ne è accorto Danilo Petrucci, che sul tracciato inglese di Silverstone – lo stesso in cui nel 2015 aveva ottenuto il primo podio in carriera – non è riuscito ad andare oltre una 18° posizione in qualifica.
A parte le gioie passate, comunque, le premesse non erano delle migliori: già dal venerdì il pilota di Terni aveva incontrato difficoltà di messa a punto, incappando anche in guasti tecnici. Un mix – questo – che lo aveva relegato nelle ultime posizioni, costringendolo a disputare la Q1 mentre il suo compagno (Scott Redding) si guadagnava l’accesso diretto alla seconda sessione di qualifiche. Passare in Q2 sarebbe stato difficile, visti gli altri “prestigiosi” esclusi (tra cui Dani Pedrosa e Jonas Folger, che hanno poi superato la tagliola, e Andrea Iannone, tanto per citarne alcuni); però nessuno si aspettava una – deludente – 18° piazza. A peggiorare la situazione una scivolata che ha compromesso la prima moto, costringendo Petrux ad utilizzare la seconda Desmosedici, con cui aveva meno feeling. «È stata una qualifica molto difficile ma se devo essere sincero le sensazioni per la gara sono buone» ha sdrammatizzato il 26enne, che si approccia alla gara senza drammi: «Ieri abbiamo avuto molte difficoltà ma abbiamo lavorato bene ed il passo gara nelle FP4 era convincente. Purtroppo nelle Q1 ho commesso un errore: erano tutti dietro a me e volevo girare da solo. Partirò lontano ma ho fiducia» ha concluso.
Là davanti si riconferma imprendibile Marc Marquez, alla quarta pole position consecutiva. Il folletto di Cervera è sembrato un passo avanti a tutti e vorrà rifarsi della sconfitta in Austria. Se in quel caso Dovizioso (2° in griglia) lo aveva preceduto al traguardo, spera di giocare lo stesso tiro mancino Valentino Rossi, che alla fine della sessione si piazza alle spalle del campione del mondo spagnolo. Il Dottore manca dal podio da 3 gare e deve vincere per rimanere in lotta per il mondiale. Servirebbe un’impresa, comunque, vista la superiorità della Honda, testimoniata dall’ottimo Cal Crutchlow, 3° e tra i favoriti per la vittoria.
Detto del 4° posto di Viñales, stupiscono le Ducati ufficiali: in positivo Jorge Lorenzo, autore di un solido 5° tempo; in negativo Dovizioso, che dopo l’impresa dell’Austria non va oltre il 6° posto su una pista amica – sulla carta, almeno – delle rosse per via dei lunghi rettilinei. La seconda fila non è una condanna, ma domani, in gara, il forlivese dovrà inventarsi qualcosa per tenere il ritmo (indiavolato) di Marquez nella classifica generale.
(Giulio Sacco)