Non va oltre il 19° posto, Danilo Petrucci, che nel secondo appuntamento sul circuito di Aragon peggiora ulteriormente il suo piazzamento rispetto a una settimana fa, a causa dell’asfalto troppo freddo e – forse – anche delle polemiche della scorsa settimana, ancora non smaltite, quando aveva scatenato l’ira del compagno e amico Dovizioso per aver approfittato per tre volte della sua scia.
Dopo l’accaduto i due piloti della casa di Borgo Panigale non si sono più parlati rimanendo ciascuno della propria idea. Una tensione non certo positiva per Petrucci, che in settimana ha dovuto anche subire diversi attacchi sui social network a causa di quella vicenda. A sommarsi a quelle tensioni la grande crisi della Ducati, che è andata in difficoltà con tutti i suoi piloti (a eccezione di Johann Zarco, 5°) a causa delle basse temperature: oltre a Petrux, 19°, Francesco Bagnaia partirà 18°, Dovizioso 17° e Jack Miller 14°.
«Sono state delle qualifiche difficili» ha commentato amaramente Petrux al termine delle qualifiche, spiegando «Non siamo ancora riusciti a risolvere del tutto i problemi che avevamo già riscontrato la scorsa settimana qui al Motorland. Speriamo di trovare qualche soluzione che ci permetta di fare ancora qualche passo avanti nel warm-up di domani mattina, ma partendo così indietro sappiamo già che ci aspetterà una gara in salita».
Della crisi Ducati hanno approfittato Honda, Yamaha e Suzuki, tutte in prima fila, rispettivamente con Takaaki Nakagmi (1°), Franco Morbidelli (2°) e Alex Rins (3°). Lo spagnolo della Suzuki, vincitore una settimana fa nonostante fosse partito 10° si candida ad essere il favorito per la gara di domani. Quarto Maverick Viñales, che precede Zarco e Fabio Quartararo, solo 6°. Il francese non è sembrato affatto brillante, ma potrà approfittare domani dell’ennesimo risultato anonimo in qualifica del leader iridato Joan Mir, solo 12°.
(Giulio Sacco)