Conclude con amarezza il weekend di Spielberg, Danilo Petrucci, che in Austria non riesce mai a trovare la giusta competitività e termina la gara solamente in 9° piazza (peggior risultato di stagione), ultimo delle Ducati in pista.
Dopo la caduta di ieri nelle qualifiche il pilota di Terni è scattato 12°, ma a causa di una leggera impennata in partenza non è riuscito a recuperare posizioni, perdendone anzi una. Nei giri successivi non c’è stata la rimonta che tutti si aspettavano, dato che Petrux si è plafonato sulle prestazioni dei piloti di retroguardia, riuscendo a sopravanzare unicamente Morbidelli (10°) e Nakagami (11°), e approfittando delle cadute di Crutchlow e Jack Miller. La 9° posizione finale è dura da digerire, soprattutto pensando ai risultati degli altri ducatisti: oltre alla vittoria di Dovizioso – da cui Danilo ha incassato più di 17 secondi –, anche il debuttante Francesco Bagnaia (7° su Ducati Pramac) ha fatto meglio, e lo stesso Miller era in lotta per il podio prima di stendersi. Il ternano può consolarsi guardando la classifica generale che lo vede ancora al 3° posto, davanti ad Alex Rins (oggi 6°) di 12 punti e a Valentino Rossi di 33. Per mantenere il podio finale però Danilo deve tornare a ruggire come ha fatto prima delle ultime due uscite a Spielberg e a Brno.
«È stata una gara complicata» ha spiegato Petrux al termine, analizzando così la sua corsa «Purtroppo alla prima curva sono rimasto imbottigliato e poi dopo un paio di giri sono rimasto coinvolto nell’incidente di Crutchlow. Ho perso tantissime posizioni e ho dovuto rimontare, spingendo tanto sulle gomme e dopo metà gara non ne avevo più per risalire. Peccato perché è stata un’occasione persa, soprattutto quando ieri ho fatto un errore in qualifica e questo ha compromesso tutto il mio weekend. Mi dispiace molto per la squadra che ha lavorato impegnandosi al massimo: adesso dobbiamo fare un reset dopo queste due gare e guardare avanti in modo positivo a Silverstone».
In testa si è consumato l’ennesimo duello corpo a corpo tra Andrea Dovizioso (1°) e Marc Marquez (2°), che per la quinta volta viene battuto all’ultimo giro con una manovra magistrale dell’italiano: dopo una gara di sorpassi e controsorpassi, Dovi si è lanciato all’interno all’ultima curva del tracciato, costringendo alla resa il campione del mondo. Con quest’ennesima impresa il ducatista si conferma bestia nera dello spagnolo, che nelle bagarre più tirate si dimostra meno lucido dell’avversario. Il mondiale, comunque, rimane saldamente nelle sue mani, viste le 58 lunghezze di vantaggio nella classifica generale. Terza posizione per il giovane debuttante Fabio Quartararo (Yamaha Petronas), che si conferma sorpresa dell’anno davanti alle Yamaha ufficiali di Valentino Rossi (4°) e Maverick Viñales (5°). Il Dottore comunque porta a casa punti preziosi per il campionato e si riprende dopo alcune gare più opache.
Tra due settimane il prossimo appuntamento a Silverstone (Inghilterra), altra pista “condivisa” con la F1 su cui la Ducati potrebbe far valere i suoi cavalli. Un’occasione di riconferma per Dovizioso e di riscatto per il nostro Danilo Petrucci, che proprio lì nel 2015 conquistò il suo primo podio in carriera, sfiorando anche la vittoria sotto il diluvio.
(Giulio Sacco)