Australia andata e ritorno. E’ stato questo il cammino di Danilo Petrucci, che sulla pista di Philip Island aveva iniziato nel peggiore dei modi la stagione 2016 (terminandola immediatamente a causa di una caduta nei test). Diversi mesi dopo – e a distanza di due interventi – il ternano ritorna sul luogo del fattaccio. E lo fa in modo trionfale.
Già dalle libere Petrux ha iniziato a costruire le sue fortune, sfruttando le sessioni bagnate per passare direttamente alla Q2 – cosa non riuscita, ad esempio, a campioni come Rossi, Lorenzo, Viñales. Ma è stato proprio nella caccia alla pole che ha sbalordito tutti: con una pista ancora umida per la pioggia della mattina ma con asfalto che si andava asciugando – i tempi sono stati fatti con gomme senza intagli – Danilo ha espresso al meglio il suo potenziale, inanellando una serie di giri veloci, migliorandosi ad ogni passaggio fino al 6° posto finale. Il 25enne aveva cullato per pochi secondi anche il sogno della 5° casella, ma guardando agli altri colleghi Ducati si ha già la sensazione di un’impresa: il compagno nel team Pramac, Redding, è 11°, staccato di oltre 2 secondi da Petrucci. E anche gli ufficiali non fanno molto meglio: Dovizioso è 9°, Barbera (ancora al posto di Iannone) 10°. Un risultato che giustifica le belle parole di Danilo alla vigilia: