Chiude i test australiani con qualche difficoltà di troppo, Danilo Petrucci, che come ieri fallisce il giro lanciato nel finale per scalare la classifica. In compenso il ternano completa altri 57 giri, danzando con la giusta intesa con la nuova Ducati GP17.
A dispetto della 13° posizione finale – comunque ad appena 3 decimi dall’8° piazza di Lorenzo con la rossa ufficiale – Petrux ha abbassato di mezzo secondo il tempo di ieri e ha sperimentato diversi set up per la sua Desmosedici. La messa a punto non è ancora perfetta, ma le indicazioni sul passo rimangono positive: «Vado a casa con la consapevolezza di aver fatto un gran lavoro. Abbiamo avuto qualche intoppo che non ci ha permesso di essere competitivi con il time attack ma questo adesso non è importante: sono soddisfatto del passo gara. Certo, ancora non siamo vicini ai primi ma stiamo migliorando» ha commentato a caldo Danilo, che dopo la presentazione ufficiale del team Pramac volerà in Qatar per l’ultima 3-giorni di prove dal 10 al 12 Marzo. Allora si farà sul serio, ad un paio di settimane dall’inizio del campionato, previsto – proprio a Losail – per il 26 Marzo.
Per quella data si inserisce prepotentemente tra i favoriti alla vittoria Maverick Viñales, vero tornado di questi test con la sua Yamaha M1. Il giovane spagnolo è davanti per il secondo giorno consecutivo e non è mai andato oltre la 4° posizione: che questo possa essere il suo anno lo sta dimostrando ad ogni uscita. Tenute a debita distanza le (comunque ottime) Honda di Marquez (2°) e Pedrosa (3°). Il folletto di Cervera festeggia il suo 24° compleanno con indicazioni positive, ma anche la consapevolezza che non sarà facile ripetersi contro questo nuovo avversario. Fatica di più l’altra Yamaha, di Valentino Rossi, che si ferma all’11° posto. Il Dottore, nonostante il confronto continuo con i tecnici, non ha ancora trovato la strada giusta e tutte queste difficoltà su un circuito “amico” non lo mettono di buon umore. Non va molto meglio alle Ducati di Dovizioso (7°) e Lorenzo (8°), in coppia a metà classifica. Il maiorchino è cresciuto nel finale e ha ampi margini di miglioramento, ma queste difficoltà iniziali sono un campanello d’allarme da non sottovalutare.
In una giornata di crisi di alcuni grandi nomi spiccano i terribili debuttanti di questa MotoGp. Jonas Folger – tedesco, classe 1993 – è 4° con la Yamaha del team Tech 3: un fulmine, scivolato nel finale senza conseguenze, che potrebbe essere tra le sorprese dell’anno. Così come Alex Rins (spagnolo del ’95), che surclassa momentaneamente con un 6° posto l’altro suzukista Andrea Iannone (solo 12°). Nuove leve, nuove energie. Nuovo spettacolo, che accogliamo a braccia aperte.
(Giulio Sacco)