Si chiude positivamente la 3 giorni di test di Danilo Petrucci, sul circuito malese di Sepang. Il pilota ternano torna a casa con il 7° tempo nel terzo giorno di prove e il 2° miglior crono nella classifica combinata grazie al 2’00”095 di martedì, battuto solo oggi da un galvanizzato Jorge Lorenzo – sempre primo o secondo da lunedì a oggi.
E pensare che la giornata di Danilo si era aperta con un problema tecnico al motore, seguito da un nuovo guasto a metà pomeriggio, che ha consentito al 25enne di portare a termine appena 18 giri. Ma in quella mezz’ora Petrux ha mostrato ancora una volta tutto il suo potenziale, confermandosi con il 7° tempo di giornata seconda miglior Ducati, dietro solo a quella ufficiale di Casey Stoner, 5° ma solo un decimo più veloce del ternano. Ancora dietro, invece, le altre rosse di Iannone (8°), Redding (9° con la stessa Desmosedici del team Pramac) e Dovizioso, ancora 13° e disorientato dalle novità. Insomma, ancora una dimostrazione di maturità per Danilo, vero leader del gruppo anche nelle dichiarazioni: .
In testa si confermano le Yamaha, con Jorge Lorenzo a precedere di 9 decimi Valentino Rossi. Il Dottore ha migliorato i suoi tempi nei 3 giorni di test, ma se il distacco dal compagno è rimasto lo stesso significa che c’è ancora molto lavoro da fare. Così come quello che aspetta la Honda, che piazza Marquez in 3° posizione – ma ad oltre 1.3 secondi dalla vetta –, Crutchlow in 4° e Pedrosa in 6° (+1.6).
Ufficializza invece il suo passaggio in Superbike il team ternano Iodaracing. La squadra di Giampiero Sacchi si sposta dalla MotoGp al campionato delle moto derivate dalla serie, in cui potrà giocare un ruolo da protagonista con la vincente Aprilia RSV4 – moto che nel 2015 ha collezionato 3 vittorie e altri 10 piazzamenti sul podio. Per realizzare i suoi ambiziosi obiettivi il manager italiano ha puntato su Alex de Angelis (pilota Ioda nel 2015) e Lorenzo Savadori, campione in carica della SuperStock 1000 e promessa del motociclismo italiano. Non resta che augurare “Che la forza sia con loro”.
(Giulio Sacco)