Continua su questo giornale il botta e risposta fra “Civiltà laica” e “Movimento per la vita” sul tema delicatissimo dell’aborto.
Ad un primo articolo di Civiltà laica – tanto per facilitare il lettore ripercorriamo la storia di questo dibattito –
QUI L’ARTICOLO
ha fatto seguito una prima risposta del Movimento per la vita di Terni
QUI L’ARTICOLO
Quindi Civiltà laica ha inteso contro replicare
QUI L’ARTICOLO
https://terninrete.it/notizie-di-terni-civilta-laica-ci-risiamo-sullaborto-qualcuno-da-i-numeri/
Il Movimento per la vita di Terni interviene con una ulteriore replica
La replica di Civiltà Laica ha messo in chiaro che la dignità umana e il bene personale e sociale che ne conseguono, non ha un valore assoluto, ma per alcuni – fossero pure la maggioranza – la dignità è subordinata ad altri interessi personali, per cui tutta la realtà e i suoi ” numeri”, diventa manipolabile per giustificare proprie quelle scelte individuali. Ma quando c’è in gioco la vita o la morte di un’altra persona, specie se piccola e indifesa, non ancora nata, questo modo di pensare e scegliere diventa cinismo e violenza.
Dispiace. Ma la vita che mi viene donata istante per istante, contiene in sé un’evidenza insopprimibile che abbia un valore assoluto. E se fossi io quell’embrione e feto di 7 o 9 settimane che viene strappato chimicamente con la pillola Ru486, o chirurgicamente dall’utero di sua madre? Ma no. Non è vero che sono stato un bambino a poche settimane di vita, prima di nascere…. Così, con la negazione più irragionevole della realtà, si distruggono vite umane innocenti. Si offende la dignità delle donne, ingannate da un principio di libertà assoluta che le rende sempre più vittime di questa menzogna, dell’aborto facile se fatto “in proprio”. Quanto vorrei anch’io pensare di aver “dato i numeri”, e che queste mie considerazioni fossero soltanto “pure teorie”! Purtroppo i fatti, drammaticamente, ne dimostrano tutta la verità esperienziale. Noi non vogliamo rinnegare la realtà.