Si pronuncerà il prossimo 5 dicembre il Tribunale della Libertà sul ricorso presentato dall’avvocato Massimo Proietti, che assiste i cinesi al centro di una indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Terni, denominata “Muraglia Cinese”.
Nel ricorso specifica l’avvocato Proietti “abbiamo chiesto il dissequestro dei beni confiscati “per equivalente” dimostrando l’estraneità ai fatti delle società. Altro discorso sono le posizioni personali. Tutti i riesami sono fissati per il 5 dicembre”.
I dettagli dell’operazione “Muraglia Cinese” erano stati illustrati alla stampa lo scorso 28 novembre, alla presenza dello stesso capo della Procura di Terni, Alberto Liguori. 20 le persone indagate , tutte di nazionalità cinese, denunciate a piede libero. Nei loro confronti l’accusa è di frode fiscale.
Le indagini della Guardia di Finanza hanno quantificato la frode in 7 milioni di euro, posta in essere da altrettante società “apri e chiudi”. Il GIP, Federico Bona Galvagno ha autorizzato il sequestro dei beni riconducibili alle persone denunciate per un valore complessivo superiore ai 2 milioni di euro. Beni dei quali, ora, i cinesi chiedono il dissequestro.
QUI LA NOTIZIA DELL’INCHIESTA CON LE DICHIARAZIONI DEL PROCURATORE ALBERTO LIGUORI
https://terninrete.it/Notizie-di-Terni/gdf-terni-scoperta-frode-da-oltre-sette-milioni-di-euro-433979