Possono andare d’accordo, essere abbinate, la musica e il cibo. A giudicare dal successo ottenuto dalla serata organizzata da Marco Piermarini,nel suo ristorante di Ferentillo, sembra proprio di sì.
Gli ospiti hanno apprezzato la musica e poi hanno soddisfatto il gusto del palato.
Per ogni piatto c’era una melodia.
Alla panzanella con crema di pomodoro, verdure croccanti e gamberetti al timo è stata abbinata una Sonata di Antonio Vivaldi, in do minore, per violino, violoncello e basso continuo. “Perché – ha spiegato il maestro Lorenzo Fabiani – è un piatto semplice ma ricco di sapori così come la musica di Vivaldi è semplice ma molto ricca”.
Al primo piatto di riso carnaroli con fiori di zucca, zafferano e lime, è stata abbinata una Sonata in sol maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart. “Sia per la sensazione gustativa che per il fatto che evoca, con il giallo dello zafferano, il colore simbolo della città di Salisburgo, dove è nato Mozart, che è, appunto il colore giallo”.
Alla faraona al profumo di arancia è stato abbinato un Duetto in re maggiore di Joseph Franz Haydn. “Per un piatto della tradizione , un autore classico”
Infine, alla crema di yogurt con fondente e fragoline di bosco è stato abbinato un Duo in do maggiore, di Ludwig Van Beethoven.
“E’ venuta fuori l’idea di questo esperimento – ha affermato il maestro Lorenzo Fabiani – perché sia la cucina che la musica danno adito a grandissima fantasia nell’abbinamento degli ingredienti (la cucina) e delle note (la musica) e dei sentimenti (sia per la cucina che per la musica). Quindi, in ogni piatto e in ogni composizione si può trovare tutto e il contrario di tutto a seconda anche della predisposizione personale del momento. Così abbiamo pensato di proporre prima la musica che anticipasse quelle che poi saranno le sensazioni del gusto , quindi la sensazione uditiva, il piacere dell’ascolto dovrebbe anticipare un po’ quella del gusto del palato e poi, invece, assaggiando i piatti, questi dovrebbero rievocare le melodie. Per questo abbiamo scelto un tema classico in cui ci sono tutti i padri della musica – ha concluso Fabiani.”
Insieme a Lorenzo Fabiani al violino, direttore artistico dell’accademia musicale Sherazade di Roma , ha suonato Paolo Andriotti , già primo violoncello dell’orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina.
La serata “La musica incontra la cucina” si è svolta lo scorso 30 luglio