La Procura della Repubblica di Napoli ipotizza il reato di disastro colposo in relazione alla maxi voragine che si è aperta tra le 6,30 e le 6,45 di questa mattina nel parcheggio visitatori dell’ Ospedale del Mare di Napoli.
Al lavoro ci sono i magistrati della VI sezione (Lavoro e Colpe Professionali), coordinati dal procuratore aggiunto Simona Di Monte, e i carabinieri della compagnia di Poggioreale e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli.
“Ha ceduto – ha spiegato il Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, Ennio Aquilino – un solaio che reggeva un terrapieno con la vasca di rilancio dell’ acqua sanitaria e dell’ impianto antincendio dell’ Ospedale del Mare. La vasca è in cemento e non ha problemi, ma i tubi sono stati tranciati, ed il terrapieno poggia ora su un secondo solaio, che non sappiamo fino a quando potrà reggere”.
Si lavora, quindi, su due fronti: riprendere la fornitura idrica all’ ospedale, realizzando un bypass con i tecnici dell’ Acquedotto e mettere in sicurezza, la voragine, nella quale sono precipitate tre auto che erano in sosta nel parcheggio. All’ energia elettrica intanto provvedono i gruppi elettrogeni.
Poteva essere una tragedia. La maxi voragine ha interessato un’area di circa 500 metri quadrati.