Ecco che si è verificata la situazione che a Narni tutti temevano: per la finale i rossoblù dovranno andare nella Città delle cipolle, per giocarsi il diritto a partecipare agli spareggi nazionali per la serie D. Non ci sarebbe niente di scandaloso andare a Cannara, che però sarà favorita dal fatto di contare su due risultati su tre, insomma alla Narnese rimane solo da vincere. È la legge dello sport, si direbbe: il Cannara per differenza gol è arrivata al secondo posto.
Ma così non è: la seconda posizione del Cannara, che non ha rubato nulla, ha solo approfittato, è frutto di una goleada con la quale ha seppellito lo scorrettissimo Città di Castello. E frutto anche dell’insipienza dei vertici del calcio umbro. Va ricordato che il Castello aveva problemi societari, qualche volta si è presentato alle gare ed altre no: a quattro partite dalla fine c’era proprio un Città di Castello – Narnese: i biancorossi decisero di rimanere a casa e la Narnese vinse per tre a zero. Due domeniche dopo ecco Cannara – Città di Castello: proprio loro, i castellani, si sono presentati allo stadio di Cannara con la formazione giovanile rimediando un dodici a zero, che ha cambiato la differenza gol, facendo salire al secondo posto il Cannara, che ora si gioca vittoria e pareggio nella gara contro la Narnese.
Purtroppo, non c’è nessuna volontà di penalizzare la Narnese, magari lo fosse, sarebbe stata un’ammissione di una capacità di gestire il massimo campionato regionale. Peggio, è solo frutto di approssimazione e di incompetenza.