Se ne va: Marco Sabatini, l’allenatore della Narnese, una volta raggiunta la matematica salvezza della sua squadra, ha annunciato in tv che abbandonerà la guida dei rossoblù dopo oltre dieci anni. L’ha detto in maniera commossa al termine della gara contro l’Ellera e la sua affermazione è sembrata davvero categorica. Anche lo scorso anno, per la verità, era stato sul punto di abbandonare ma il pressing del presidente Paolo Garofoli e del direttore Gianluca Gambini gli aveva fatto cambiare idea. Ora però dopo un anno tribolato, nel quale ha dovuto fare le nozze coi funghi, con una rosa che si era impoverita e una serie impressionante di infortuni, ha deciso che era troppo anche per lui.
Che mancherà di Sabatini? In primis la sua gentilezza. Poi la competenza: decenni sui campi di calcio lo hanno fatto diventare un tecnico di grande qualità. Inoltre la correttezza: in tutti questi anni forse una volta, magari due, ha parlato male di arbitri e di squadre avversarie: lui non aveva scusanti. Certo, mancheranno le sue sceneggiate a bordo campo, quelle “danze” degne di migliori palcoscenici, tutte a spingere la sua Narnese. Ogni volta l’assistente di liena dell’arbitro cercava di contenerlo. Lui, Marco Sabatini, prometteva solennemente che non sarebbe uscito dalla sua area tecnica ma, a seconda delle pieghe della partita, a volte entrava direttamente in campo per far capire ai suoi quello che avrebbero dovuto fare.
Ed ora? Gli scenari sono più d’uno. C’è chi parla dell’accoppiata Defendi, Marco Laureti, l’allenatore in seconda oppure di Cavalli, che allena le giovanili del Terni Fc. Ma anche la suggestiva ipotesi di Alessandro Manni, il tecnico vincitore del campionato con i folignati della Fulgens: lui è di Narni, lavora a Narni e potrebbe anche diventare l’allenatore per i prossimi dieci anni dei rossoblù se messo davanti ad un progetto ambizioso che potrebbe coinvolgere anche Bandecchi.