Una svolta epocale nei rapporti sindacali al Comune di Narni: approvata la nuova azienda speciale con l’abbandono dell’Asit, la velleitaria azienda municipalizzata, retaggio del tempo del sindaco Stefano Bigaroni, che aveva selezionato, nei fatti, i lavoratori in diverse “gabbie salariali”. I ventiquattro lavoratori hanno così tirato un sospiro di sollievo, con il riconoscimento di un rapporto che si era sviluppato per anni e che ne aveva messo il lavoro in serio pericolo.
La pressione dei sindacati, soprattutto dell’Usb, in un primo momento, poi seguito da Cgil, Cisl ed Uil hanno fatto il resto. Di seguito la comunicazione della Usb di Terni:
“Nella seduta del consiglio comunale del 26 aprile si è avviata la trasformazione dell’Asit, la municipalizzata narnese, in azienda speciale.
Un risultato per niente affatto scontato che ha scongiurato la privatizzazione aziendale e che consente ai 24 lavoratori che prestano servizio da anni all’interno del Comune maggiori garanzie e sicurezza di continuità.
Nel 2013 l’amministrazione aveva iniziato un percorso che avrebbe portato ad una gara a doppio oggetto e l’ingresso di un socio privato con conseguenti ed inevitabili incertezze per il personale impiegato, oltre che all’esternalizzazione dei servizi.
USB esprime grande soddisfazione per il risultato ottenuto. La Federazione infatti, accogliendo sollecitazioni mosse dalla minoranza e presto sposate dall’ amministrazione, nel mese di dicembre 2016 per la prima volta aveva presentato una nuova e diversa prospettiva di evoluzione societaria, allontanando in modo secco l’ipotesi della privatizzazione e auspicando la trasformazione in azienda speciale, a totale partecipazione pubblica, sia per ragioni di economicità che per garantire maggiori tutele verso i lavoratori.
Da gennaio 2017 USB segue da vicino la vicenda Asit, avendo aperto un terminale associativo all’interno dell’azienda e sarà pertanto impegnata nei prossimi mesi a seguire i processi di organizzazione e funzionali alla vita dell’azienda speciale.
Terni, 27 aprile 2017 La Federazione USB