Quelle sale alla Rocca serviranno per una iniziativa molto importante. E dato che non c’era alcun contratto di locazione, la direzione del grande castello ha chiesto ai famigliari del “Mago” Filippetti di liberare l’area che occupavano. Certo, ora manca una esposizione unica a Narni ma anche in Umbria: il centinaio di moto d’epoca che il Mago aveva raccolto e restaurato, si trovano ora nella cantina che una volta era l’officina del Mago. In attesa… “Noi faremo del tutto per trovare una soluzione – spiega l’assessore al Turismo Giovanni Rubini – in primis cercheremo un incontro tra privati con la nostra supervisione ma non lasceremo disperdere il grande patrimonio che gli appassionati delle moto ammiravano estasiati”.
Non sarà facile: di sicuro, non nelle dimensioni delle Rocca: lassù erano esposte le moto, bellissime, ma senza un ordine, senza una caratterizzazione. Insomma sembrava un magazzino anzichè una esposizione organica nonostante il valore e la bellezza. Come dire che nella nuova soluzione basterà uno spazio più piccolo, molto più piccolo, con la messa in mostra al massimo cinque /sei moto per volta, esaltandole, cercando una tematicità da attrazione, cambiandole, per dire, una volta a trimestre, un modo di esporre che è ormai consolidato anche in altre occasioni. Comunque sia, serve una sala per il “Museo della Moto” e serve come il pane: il motociclo più antico è del 1909, una moto svizzera, dato che dà l’esempio del valore della raccolta. L’impegno del Comune, del sindaco Lucarelli, dell’assessore Rubini, sono un bel viatico per risolvere il problema.