Hanno suscitato grande curiosità ieri pomeriggio i Sauri , animali giustamente giganteschi, che hanno invaso il centro della città di Narni emettendo suoni sinistri.
Si scoprirà, strada facendo, invece, che sono degli innocui bestioni, giocosi e pure vegetariani.
Insomma niente a che fare con i loro antichi progenitori estinti 65 milioni di anni fa.
È una delle produzioni in scena a Narni per Narni città Teatro 2024, a cura del Close-Act Theatre Company.
Ogni Sauro è alto circa 5 metri e lungo 7 metri. Gli interpreti sono su trampoli e sono completamente nascosti nei costumi e le proporzioni umane non sono più riconoscibili.
Si tratta di una forma di teatro itinerante. Nel caso specifico di Narni i tre Saurus si sono messi in movimento da piazza Garibaldi fino a raggiungere piazza Galeotto Marzio.
IL PROGRAMMA DI NARNI CITTA’ TEATRO DI OGGI E DOMANI DOMENICA 16 GIUGNO
Sabato 15 giugno la giornata d’arte replica “Saurus”, per poi spostarsi a Vicolo Belvedere per il Performative Speech di Roberto Zappalà “Studio sul Fauno”. Al Teatro Manini va in scena l’emozione con la compagnia di “Pinocchio”, diretta da Davide Iodice, seguita dalla performance di danza “Frock” della Stop Gap Company. A Sant’Agostino il pubblico potrà scatenarsi con i Black Blues Brothers, mentre sulla Terrazza di San Bernardo Loredana Parrella trasporterà gli spettatori nel suo Sogno, tratto dal capolavoro di Shakespeare.
La serata si concluderà con un doppio appuntamento: sul Teatrino Viaggiante Paolo Valerio ci trasporterà tra le tavole di “Poema a Fumetti” di Dino Buzzati, mentre a Sant’Agostino la Piccola Compagnia della Magnolia navigherà nella letteratura nel poetico “Hotel Borges”.
Domenica 16 giugno inizierà come di consuetudine, all’alba, con Roberto Vecchioni e la sua riflessione su sogni e futuro. In mattinata la Piazza verrà animata dall’entusiasmante “Sleeping Beauty” della Compagnia Cornelia, mentre nel pomeriggio Francesco Montanari intervisterà l’amato rapper Gemitaiz, per poi trasportarci nel “Viaggio dell’Eroe” accompagnato da musica live. Per concludere, sul Teatrino Viaggiante l’amato duo Ebbanesis, ci accompagnerà nel loro Bek Steig, mentre a Sant’Agostino Tindaro Granata chiuderà il Festival con il commovente “Vorrei una voce”, interpretando le canzoni di Mina. Il fulcro della drammaturgia è il sogno: perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé. Vorrei una voce è dedicato a coloro i quali hanno perso la capacità di farlo.