Si spengono le luci e cala il sipario sulla quarta edizione del festival “Narni Città Teatro”, kermesse che per tre giorni ha reso Narni, città al centro d’Italia, centro della cultura che i co-direttori artistici Francesco Montanari e Davide Sacco, promuovono grazie alla manifestazione realizzata con la collaborazione di Ilaria Ceci e prodotta da LVF – Teatro Manini, che ha accolto in Umbria circa cinquemila presenze.
L’aumento di pubblico ha caratterizzato la quarta edizione che ha visto grandi ospiti in scena durante i tre giorni. Dalla sala sold-out con applausi a scena aperta per il debutto di Lino Guanciale interprete di “Napoleone – La morte di Dio”, ultimo testo di Davide Sacco che ha diretto in scena un incredibile Guanciale affiancato da Simona Boo e Amedeo Carlo Capitanelli, passando per Daniel Pennac, narratore del suggestivo appuntamento all’alba all’Ala Diruta, che è ormai uno dei simboli di questo festival. Fino a Emis Killa che, nella piazza di città, ha incontrato le nuove generazioni intrattenute a bordo di colorati gonfiabili dall’incontro del rapper con Montanari, in veste di padrone di casa.
E ancora grandi incontri con la presenza di Claudio Longhi, direttore del Piccolo Teatro di Milano, e grande danza che ha animato i vari palcoscenici del Festival, dalla Compagnia franco-coreana Wang Ramirez a Virgilio Sieni, dal Balletto Civile a Igor X Moreno ed Emanuele Rosa e Maria Focaraccio, ospitati in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria. Molto apprezzati gli spettacoli “O as Little Otik” e “Taxon” provenienti dalla Repubblica Ceca e il suggestivo “Fata” della compagnia Resextensa di Elisa Barucchieri, che ha unito danza verticale, acqua, fuoco e terra.
“Il nostro sogno era quello di creare una città in cui perdersi – dichiarano i direttori artistici – Perdersi per le piazze, perdersi per le vie, per ritrovarsi vis a vis con gli artisti, i poeti, che l’hanno abitata. Una città in cui si potesse ballare fino all’alba, o parlare di poesia dalla mattina presto, una città teatro in cui l’opera più grande è l’incontro tra esseri umani”.
Presso la Casa del Festival allestita nel Chiostro di San Francesco, la radio del Festival ha fatto da cornice all’iniziativa, ospitando a turno gli artisti e gli ospiti per commenti a caldo sulla manifestazione. “È il Festival della libertà” – ha dichiarato Daniel Pennac. Nel Chiostro, anche un’esposizione di prodotti tipici calabresi, regione partner del Festival, lo stand di Sushi Umbro e molta musica live.
Sempre presenti a ogni appuntamento Matteo Giovani e Caterina Licini, brand ambassador Triumph Moto che, in quanto media partner, realizzerà un documentario sul Festival.
Oltre 40 sipari in 72 ore, sono queste le “possibilità nascoste” annunciate dai co-direttori nel sottotitolo che accompagna l’edizione appena conclusa. E il festival è stato anche l’occasione per Sacco e Montanari di inaugurare presso il palazzo della Provincia a Terni, il caratteristico progetto del Teatrino Viaggiante sostenuto da Energy Solutions di Federico Montesi. Una riproduzione “portatile” del teatro ottocentesco, con un pubblico battesimo per un tour partito proprio durante il festival di Narni e già proiettato nei comuni di Acquasparta, San Gemini e Terni e su cui hanno avuto modo di esibirsi per primi Nicola Lagioia e Sergio Cammariere. Prossimo appuntamento per domenica 25 giugno, con Francesco Montanari che intervisterà Angelo Pintus, amatissimo comico e attore, che si racconterà senza veli e con il suo inconfondibile stile. Poi, il 30 giugno, un esperimento metateatrale a cura di Davide Sacco e dedicato al Bardo: “Shake your time!”, un appuntamento dedicato a William Shakespeare, in chiave surreale e interattiva. A concludere il progetto sarà proprio Francesco Montanari, con lo spettacolo “Perché leggere i classici”, con pensiero a Italo Calvino di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.