Aveva rarefatto le sue presenze nella sede della Cisl di Narni dove ricopriva il ruolo di coordinare delle attività “politiche”. Ilio Carlini, con la tenacia che lo ha sempre contraddistinto, non aveva abbandonato il suo “posto di lavoro” nemmeno quando aveva iniziato a sentirsi poco bene.
Per lui il sindacato, il contatto con gli iscritti e con la gente, era un aspetto importantissimo, vitale, era tutto. Aveva vissuto una vita in fabbrica, dove aveva ricoperto vari ruoli nelle organizzazioni dei lavoratori. Sempre disponibile, qualche volta polemico, però buono ed accomodante, aveva fatto una sorta di “salotto” con gli amici, con gli iscritti sia del sindacato che dei socialisti, partito che aveva sempre nel cuore.