Era afflitto da tempo da un male che, alla fine, non gli ha lasciato scampo: Enrico Giovannini, imprenditore narnese di settantatré anni, è deceduto oggi, 2 febbraio, dopo aver combattuto da par suo. Lascia un grande vuoto, a cominciare nella sua famiglia, dalla moglie Mara Nori, dai suoi figli Marco e Valentina e dagli adorati nipotini. Un vuoto umano ma anche imprenditoriale in quanto era stato un precursore per l’industria del fotovoltaico, che aveva sposato in momenti in cui non ci credevano in tanti, interpretandola in maniera tecnicamente avanzata. Era all’avanguardia anche per il sociale per aver istituito un asilo nido negli spazi della sua azienda, riferimento dell’intero Polo Chimico. Era un ingegnere ed era stato anche un professore alle superiori per avviare poi uno studio tecnico che era cresciuto giorno dopo giorno sino a diventare un’azienda coacervo di intelligenze e professionalità. I suoi impianti sono stati “seminati” in mezza Italia e ne aveva mantenuto almeno per lungo tempo anche la gestione. Il male gli aveva fatto tirare un po’ i remi in barca ultimamente anche se con un occhio guardava là, verso Nera Montoro, dove c’era la sua creatura. Era stato anche tra gli ideatori della società Leolandia Umbria, opera che è stata messa in stand by solo dalla pandemia e che era pronto a rimettere in carreggiata.
I funerali avranno luogo sabato 4 febbraio alle 10 presso il Santuario della Madonna del Ponte.