Sembra un successo importante per un centro abitato che non ha ancora alcuno spazio vero per l’attività fisica: il Comune ha attrezzato il cortile interno di quella che a Narni viene chiamata la scuola media Umberto Primo anche se in realtà il nome preciso è Scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo Narni Centro. Insomma, lì, proprio lì, dal prossimo due maggio e sino al 30 ottobre, vi potrà giocare a pallavolo o a basket nel pomeriggio chiunque lo voglia. Una bella idea, davvero. C’è un però: non esistono nel centro storico società sportive attrezzate a meno che non se ne chiamino dalla Scalo. E per questo è difficile che sarà usato al di fuori delle ore di educazione fisica: sembra proprio che gli assessori che l’hanno proposto, non conoscano le dinamiche del territorio. D’altra parte, basket e pallavolo sono sport tipicamente di squadra, anzi di squadre: serviranno dunque venti sportivi che, contemporaneamente, si allenino al Centro. Difficile, difficilissimo. Ma è comunque un passo, visto mai le società sportive decidano di allenarsi alcuni giorni a Narni Scalo ed altri a Narni Centro, ampliando la propria utenza… Sembra proprio il vecchio proverbio di colui che fece prima la frusta e poi il cavallo.
L’importante comunque è che il cortile interno della scuola non sia solo un parcheggio di auto, anche perché di recente è stato allestito lì dentro un orto botanico con serre, tavoli e fiori, utilizzato dagli alunni durante la giornata scolastica, non solo per fare sport, come già in passato, ma anche per apprezzare la natura, per fare esperimenti di botanica e perfino, nelle ore di arte, per dipingere en plein air. La richiesta di spazi verdi viene proprio dai giovani residenti del Centro Storico, i quali guardano con invidia i loro coetanei di Narni scalo, che possono usufruire del bel Parco dei Pini, e pensano, giustamente, di avere lo stesso diritto ad un’area verde anche dove risiedono, nel Centro per l’appunto.
Perché i giardini di San Bernardo, nonostante la sistemata che il comune ha dato di recente, restano uno spazio ristretto per loro, più adatto ad un’altra fascia di età, e tutt’altro che sufficiente per le esigenze dei ragazzi più grandi, che magari vorrebbero fare due passi o giocare a pallone in uno spazio più ampio. E allora ecco che i loro desideri si uniscono a quelli di altri residenti del Centro Storico, che aspettano un ulteriore passo in avanti: la trasformazione degli orti di sant’Agostino in posto dove camminare, un polmone verde dove potersi incontrare e godere della natura, come ha sottolineato molto intelligentemente un politico come Claudio Ricci: una volta superato il lavoro della inutile meccanizzazione Suffragio – Rocca potrebbe diventare anche realtà. Per adesso, però, i narnesi sogneranno di avere delle squadre da far allenare al campo della scuola media.