Va in archivio la tredicesima edizione della bella iniziativa “Gioca e Mettiti in gioco”. E va in archivio registrando una flessione, forte, rispetto alle tornate precedenti. La partecipazione è stata in tono minore, nettamente al di sotto delle prime edizioni quando l’arrivo in città di giovani fu straripante. Questa volta, invece, una situazione “fiacchetta”.
Perché? Di sicuro c’è la mancanza di innovazione: lo schema è sempre lo stesso e da anni si è assistito ad un calo di partecipazione, senza che vi sia stato un cambio di marcia, segno che interessa sempre meno. Tra l’altro ha influito anche una dispersione dei punti di “gioco”, la mongolfiera, la presenza a Piazza Cajola, così l’impianto ha scricchiolato davvero.
C’è ora un anno di tempo per gli organizzatori, per farsi venire nuove idee, per rimettere le cose in pari ed evitare che una manifestazione nata in maniera così brillante, vivacchi, avviandosi ad un insuccesso immeritato.
Ovviamente chi c’è stato si è divertito, partecipando alle molte, (troppe?), iniziative. Ma si sa, senza un elemento di novità, a cominciare dal nome (complicato) e dal manifesto (confusionario) difficile che possa reggere.