Il Parco della Rimembranza? Ce lo ricordiamo e nella stagione adeguata, l’autunno, inizieremo una piantumazione di nuove specie, più adeguate. Marco Mercuri, il vicesindaco, rintuzza così, con il programma dei lavori, qualche critica di quelli che, dopo un secolo di vegetazione aggrovigliata, hanno visto quell’area con poche piante, quasi “spelacchiata”. E sono rimasti sconcertati. Qualcuno, immancabilmente ha anche preso la tastiera per una critica internettiana. “D’altra parte c’erano piante malate e senza consistenza, insomma pericolose: cambieremo le specie, più lecci, tanto per dire, stabilendo coi tecnici un programma di rimboschimento che faccia del Parco della Rimembranza, che non cambierà nome, una sorta di percorso di salute strettamente integrato con il San Girolamo” dice ancora Mercuri. Il Parco delle Rimembranza era stato costruito proprio un secolo fa, mettendo in mostra un cannone Skoda catturato all’esercito austroungarico e con le “piastrine” di riconoscimento di tutti i caduti narnesi nella Grande Guerra. Le piastrine sono state raccolte in maniera adeguata in un grande tabellone mentre in cannone ha perso le ruote ed ora è stato appoggiato in un cavalletto, pronto ad essere portato in un museo.
Il tema degli alberi in città resta e lo testimoniano alcune iniziative, che non hanno avuto, purtroppo, un bel finale: un paio di anni fa l’assessore Alfonso Morelli riuscì a reperire gratuitamente ben novecento piccole piante, che vennero messe a dimora nell’intero territorio. Per la scarsa manutenzione del verde pubblico, moltissime di loro sono state tagliate insieme all’erba e solo poche hanno regolarmente attecchito. “Nonostante i vincoli di bilancio, cercheremo compatibilmente con le aree disponibili, di intensificare la messa a dimora di nuove specie e contemporaneamente di bonificare gli alberi che non sono in buone condizioni. Di sicuro però portiamo avanti il motto che dice che a fronte di un albero tagliato ne metteremo almeno due. Parola di assessore”.
Il Parco della Rimembranza? Ce lo ricordiamo e nella stagione adeguata, l’autunno, inizieremo una piantumazione di nuove specie, più adeguate. Marco Mercuri, il vicesindaco, rintuzza così, con il programma dei lavori, qualche critica di quelli che, dopo un secolo di vegetazione aggrovigliata, hanno visto quell’area con poche piante, quasi “spelacchiata”. E sono rimasti sconcertati. Qualcuno, immancabilmente ha anche preso la tastiera per una critica internettiana. “D’altra parte c’erano piante malate e senza consistenza, insomma pericolose: cambieremo le specie, più lecci, tanto per dire, stabilendo coi tecnici un programma di rimboschimento che faccia del Parco della Rimembranza, che non cambierà nome, una sorta di percorso di salute strettamente integrato con il San Girolamo” dice ancora Mercuri. Il Parco delle Rimembranza era stato costruito proprio un secolo fa, mettendo in mostra un cannone Skoda catturato all’esercito austroungarico e con le “piastrine” di riconoscimento di tutti i caduti narnesi nella Grande Guerra. Le piastrine sono state raccolte in maniera adeguata in un grande tabellone mentre in cannone ha perso le ruote ed ora è stato appoggiato in un cavalletto, pronto ad essere portato in un museo.
Il tema degli alberi in città resta e lo testimoniano alcune iniziative, che non hanno avuto, purtroppo, un bel finale: un paio di anni fa l’assessore Alfonso Morelli riuscì a reperire gratuitamente ben novecento piccole piante, che vennero messe a dimora nell’intero territorio. Per la scarsa manutenzione del verde pubblico, moltissime di loro sono state tagliate insieme all’erba e solo poche hanno regolarmente attecchito. “Nonostante i vincoli di bilancio, cercheremo compatibilmente con le aree disponibili, di intensificare la messa a dimora di nuove specie e contemporaneamente di bonificare gli alberi che non sono in buone condizioni. Di sicuro però portiamo avanti il motto che dice che a fronte di un albero tagliato ne metteremo almeno due. Parola di assessore”.