È una svolta: ora anche i condomini potranno produrre energia, da spartirsi poi con chi abita nei palazzi. Si chiama “autoconsumo collettivo” e Narni è stato capofila, approvandolo in un palazzo di Via del Parco, allo Scalo. I numeri ovviamente sono piccoli ma grande è il significato del provvedimento, che è stato condotto da un vero esperto della energia rinnovabile, Giorgio Maurini. E’ stato lui a progettare, ma soprattutto a seguire l’iter burocratico, l’impianto condominiale da 9.25 kw realizzato da un’impresa narnese, che, oltre ad alimentare in autoconsumo i servizi condominiali, condivide con le singole utenze private l’energia eccedente.
Su questa energia condivisa il Gestore elettrico nazionale erogherà l’incentivo di 100 €/Mwh + 16 €/Mwh per minor uso della rete elettrica, insomma soldi importanti e comunque come fossero trovati sul tetto.