Sono andati sino alla Regione dell’Umbria quelli del Comitato di difesa e gli abitanti di Nera Montoro per significare all’Assessore regionale all’Ambiente i loro disagi. Ma anche quelli di altre zone come a Vascigliano dove dovrebbe sorgere un impianto a biomasse oppure il trattamento dei fanghi o i nuovi impianti di smaltimento di Nera Montoro.
Quale portavoce è stata nominata, sul campo, Romina Laurenti, che ha spiegato a tutti, all’assessore come davanti ai microfoni, quello che si vive in luoghi dove il disagio ambientale è davvero importante. Loro, a Nera Montoro sono settimane, mesi, che sopportano la fitta puzza, che si spande sul quel pezzo di territorio cittadino, ammorbando le centinaia di abitanti, i quali, man mano hanno fatto lievitare la protesta sino ad arrivare a Perugia. E lì sono arrivati dal momento che da Terni, da Narni, da quegli assessori all’ambiente, non hanno ottenuto risposta alcuna a loro legittima difesa.
Chissà perché sembra che stamani non vi sia puzza alcuna intorno alla fabbrica di Nera Montoro: “Una questione di volontà?” si domandano i cittadini.