Tutto inizia con la primavera: decine di moto si avventurano lungo la vecchia Tiberina. Vengono da Roma e scelgono quella strada anche per le curve che impegnano i centauri. Da lì poi vanno sulla Valnerina verso Macerata, per trovare altre curve. Contemporaneamente pure i motociclisti marchigiani intraprendono le stesse strade con destinazione Roma. Anche lungo l’Amerina le prove di velocità dei motociclisti non frequentissime: lanciano la propria moto a tutto spiano senza alcun rispetto per chi vi abita e chi vi circola. Insomma, intorno a Narni si sentono continuamente motori di moto fuorigiri, puzza di additivi: si parla, sia chiaro di centinaia di appassionati, con la manopola del gas bella oliata. Oddio, non è che tutti viaggino a velocità estreme, mettendo in pericolo anche gli automobilisti che vanno per i fatti propri, anzi qualcuno di loro entra nel Centro Storico di Narni e magari si ferma per un caffè. La stragrande maggioranza però preferisce provare il brivido.
L’assessorato della polizia locale è al vaglio di iniziative che possano limitare i pericoli per i motociclisti stessi, gli automobilisti e i pedoni.