E’ diventato un luogo di raduno di giovani di Narni Scalo: all’imbocco delle Gole del Nera, davanti alla casetta, costruita per i servizi, si accalcano tutti i giorni, festosissimi ragazzi e ragazze, per parlare ad alta voce dei propri problemi, quasi sempre amorosi. Poi inevitabilmente qualcuno di loro si è portato dietro un paio di bombolette spray, ed ecco che quella casa che si può anche definire “chiusa” oltreché inutile, è diventata anche colorata. Non è un bello spettacolo perché non c’è nemmeno un pizzico di creatività in quelle scritte ma solo insulti verso le forze dell’ordine che cercano di tenere tutto sotto controllo con visite continue lì, alle Gole del Nera.
L’ha rilevato, nella sua prima interrogazione, Sergio Bruschini, consigliere comunale, che è anche un podista e che ha visto in diretta il continuo degrado del posto. “Manca – si dice – la definizione del contratto per assegnare a privati l’intera asta del Nera, sino a Terni”. Le promesse del passato sindaco Francesco De Rebotti erano state tantissime ma non avevano portato ad alcunché. La mancata assegnazione è anche frutto delle carenze di progettazione: quella casa lì proprio non serviva così che è stata proditoriamente chiusa, il percorso manca di una vera completezza sino a quando non sarà collegato con Terni lungo il fiume Nera: lo impediscono una serie di impicci burocratici e di mancanza di progettualità.
Fatto sta che, pur essendo bellissime, le Gole del Nera sembrano un po’ ridotte: “Tutto qui?” si sente spesso dire dai visitatori che le frequentano. I ciclisti sono costretti a fare, per un allenamento men che sufficiente, almeno quattro giro della pista, come i criceti. Ora sono arrivati i ragazzi, che forse non dovevano colorare quella casa ma che di sicuro sono riusciti a rimettere in piedi un discorso ed un’esigenza.