I lavori proseguono, sotto il sole cocente. E la forma originaria delle mura castellane di Narni sta prendendo sempre più forma. Belle definite, danno davvero l’idea di essere state esse stesse un’opera d’arte del Rinascimento. E si potrebbe compiere una diversa immagine di Narni, quale città murata, tale quale è con riflessi sullo skyline e sul suo futuro. D’altra parte, città molto meno importanti da punto di vista storico hanno fatto la propria fortuna con le mura che le cingono a partire da Carcassone in Francia. Insomma, tutto bene con un problema però: la vegetazione spontanea che è nata sotto le stesse mura ne impedisce la visione: se dalla provinciale si alzano gli occhi, si vedono solo delle piante, una quinta arborea, implacabile. Troppo poco per il lavoro che è stato fatto e per le possibilità che potrà sviluppare. Tra l’altro il lavoro del cantiere sta creando naturalmente un percorso pedonale bellissimo e inusuale.
Ed allora? Necessario un piano di adeguamento delle specie vegetali, niente motoseghe ma un ridimensionamento dove possibile delle piante troppo invasive già da adesso per vedere il prosieguo dei lavori che stanno per rilasciare una delle bellezze di Narni in una forma mai vista.