Ha dovuto lavorare parecchio Lorenzo Lucarelli, il neo sindaco di Narni per trovare la quadra della nuova Giunta Comunale. In un primo momento aveva avuto anche l’idea di non confermare nella funzione di Vicesindaco, Marco Mercuri, socialista, per consegnare la carica a Silvia Tiberti, la “delfina” e grande signora dei voti. I socialisti però si sono inalberati, ricordando a Lucarelli che avevano mantenuto una coerenza anche quando le prospettive del Pd erano meno brillanti e che se non erano graditi potevano tranquillamente andare da soli, ipotizzando una sorta di appoggio esterno, che non cambiava la storia della Giunta ma che avrebbe indebolito sul nascere la coalizione. I socialisti erano insomma pronti ad una strada diversa. Poi la chiarificazione con la conferma a Mercuri quale vicesindaco (e assessore ai Lavori Pubblici). Lucarelli ha dovuto anche dare una medaglia, con la nomina ad assessore al Pd Giovanni Rubini (scuola e università), che scalpitava da cinque anni per quella posizione. Lo stesso dicasi di Luca Tramini dei Cinque Stelle (mobilità e polizia municipale) che aveva attraversato, in termini biblici e non, il deserto per arrivare alla carica di assessore, partendo dalle contestazioni al sindaco De Rebotti sotto il Comune ad una alleanza sorprendente. A sorpresa, la seconda donna indicata è Alessia Quondamluigi, (sport) pallavolista di valore e tecnica informatica in gioventù. La sua è una nomina da confermare però Lucarelli ha le mani legate dal momento che lo Statuto prevede proprio due donne nella compagine di giunta. Tutte le ufficialità nel Consiglio Comunale del prossimo 7 luglio, quello prima delle ferie.
A ben vedere però tutte le deleghe importanti, tranne i Lavori Pubblici, rimarranno in capo a Lorenzo Lucarelli, che sarà oltre a sindaco, un superassessore, non lasciando che le briciole ai propri colleghi della giunta, quindi assessori a metà. Qualche malumore ci sarà, ma è inevitabile, dal momento che, per esempio, dalla Lista civica si aspettava un posto anche Lorenzo Bonifazi. Che ne sarà di lui? Difficile che regga altri cinque anni in posizione subalterna: non farà nemmeno il presidente del Consiglio perchè è stato promesso a Michele Francioli, anche se sarebbe stato logico una donna, finalmente. Sparisce dai radar Alfonso Morelli, non eletto per una manciata di voti, ma entrerà in gioco anche Andreina Leonardi, prima dei non eletti nel Pd e pronta a prendere un posto dei consiglieri divenuti assessori. In consiglio entrerà pre Elisabetta Fociani nella lista socialista.