Il giardino della scuola Media Umberto Primo, quella del centro storico, cambia aspetto: niente più parcheggio per le auto ma un grande orto botanico realizzato dagli allievi per gli allievi. Un primo passo in questa direzione era stato fatto già lo scorso autunno, quando era stato inaugurato un primo orto. Anche in quel caso, taglio del nastro da parte del sindaco e della dirigente scolastica, davanti agli alunni delle medie e anche a quelli delle elementari, questi ultimi invitati per poter vedere la loro futura scuola. Una bella giornata, un lungo pomeriggio con tanto di picnic e, nei mesi a seguire, gli alunni si sono presi cura delle piante messe a dimora.
Adesso sono arrivati i finanziamenti europei, e quel primo giardino è stato trasformato in qualcosa di più grande. Sono comparse delle grandi vasche, riempite di lattuga, finocchi, cavoli, e molta altra verdura, circondate dagli alberi messi a dimora lo scorso anno: peri, meli, albicocchi. Ora è difficile immaginarli grandi, ma lo diventeranno, per coprire l’orto di frutti e di ombra. Lungo una parete del fabbricato che ospita la scuola sono state installate panchine e vasi pieni di ciclamini e piante rampicanti, a dare un tocco di colore. La vera novità sono le serre, piccole e grandi, proprio come un vero giardino, dove gli Umbertini, come vengono affettuosamente chiamati gli alunni della scuola media, potranno esercitarsi a seminare e far crescere le piante, anche in ambiente artificiale. Ma gli alunni dovranno anche lavorare, per mantenere l’orto bello e funzionale come è oggi e potranno annaffiare minimizzando il consumo di acqua, grazie ai recipienti che raccolgono l’acqua piovana, per applicare il risparmio delle risorse che studiano sui libri.
Alla Umberto Primo hanno pensato davvero a tutto: c’è perfino una casetta per rimettere gli attrezzi.
Grande la soddisfazione della professoressa Sabina Nappi, insegnante delle medie e per diversi anni responsabile della scuola media, oggi collaboratrice della dirigente Anna Golino. Ha inseguito per anni il sogno di trasformare quello spazio in un orto. Ed ha sempre lavorato in questa direzione. E chissà che non stia pensando di vendere le verdure, per alimentare ancora l’orto botanico! È bella l’idea, è bella anche la realizzazione. Quel cortile è stato sempre trascurato dal comune: per parecchio è stato un parcheggio, con l’interruzione estiva per consentire la proiezione dei film del cinema all’aperto. Poi un campetto di materiale sintetico lo ha delimitato. È stata tentato anche di usarlo per le attività sportive nel centro storico, per ora senza un riscontro. Infine, gli alberi.
Non un cortile, allora ma un giardino, un orto, un posto dove andare in maniera tranquilla e rilassante, unico per il centro storico. E, per renderlo più piacevole agli alunni che lo frequenteranno, sono state realizzati tavoli e panche.
C’è da fare ancora, come pulire la vegetazione fuori della rete che limita l’ingresso dei cinghiali che vivono lungo la scarpata. E togliere quel mastodontico schermo cinematografico, che non viene più usato da un pezzo e che dà un senso di precarietà a quel giardino. Ma il più è fatto, nel senso che è stato tratto il dado e nessuno vedrà altro che un giardino bello, funzionale, didattico e magari anche produttivo. Ha presenziato il sindaco della città Lorenzo Lucarelli che si è detto molto contento di poter inaugurare un’opera che è stata il frutto dei ragazzi. Ed ha promesso anche una ulteriore attenzione.