È una cerimonia che ormai si tiene da tanti anni. Ed è sempre toccante: il sindaco Lorenzo Lucarelli metterà la corona del Comune sotto la lapide che ricorda Norma Cossetto, trucidata in modo violento dai comunisti titini e italiani e poi “infoibata” in una altura dietro Trieste. E’ lei l’esempio tragico, una ragazza che aveva come colpa solo di essere giovane e di aver vissuto esclusivamente sotto il Regime Fascista, un esempio di una tragedia che ha interessato migliaia di persone, costrette a sfollare dalle terre che erano le loro. Il Ricordo è quindi rivolto alle vittime dirette ma anche ai profughi, alcuni dei quali sono anche arrivati a Narni. Su tutti Geppino Micheletti, medico triestino che aveva scelto l’Umbria per dimenticare, semmai c’è riuscito, i dolori che gli aveva riservato la sua terra e la guerra. Ed anche il ricordo delle tantissime persone esuli che vennero disconosciute e boicottate in molte città dell’Italia del dopoguerra, impegnata a dimenticare.