La migliore definizione dell’affollamento, che non disturbava, delle Gole l’ha data il podista Maurizio Spadini: “Sembra che tutta la Corsa all’Anello si sia trasferita alle Gole” intanto che faceva a zig-zag in mezzo ai camminatori. A conti spannometrici almeno tremila persone hanno intrapreso il bellissimo percorso che arriva oltre Stifone, di sicuro la giornata in assoluto con la maggiore frequenza. Quasi tutti viaggiatori da fuori città ed anche da fuori regione. Tutti hanno ammirato e poi confermato la bellezza del luogo. Le tante persone hanno anche “invaso” la vecchia via, al di sotto di quella ufficiale tanto per avere un contatto maggiore col fiume Nera. Infinite le bici, tantissimi bambini e cani al seguito.
Durante l’ora di pranzo solo due dei tavoli che in maniera solerte era stati posti in essere erano occupati, segnando l’inutilità delle attrezzature installate; nessuno che si sia impegnato in esercizi di stretching tranne qualche bambino con una o due flessioni tanto per provare. Ma la sensazione che la scia dei visitatori è stata molto, molto buona, visitatori che si sono fermati sino nel tardo pomeriggio, ammirando un panorama che non è secondo a nessuno.
Rimane un quesito: perché il percorso non inizia appena dopo il Ponte in Ferro? Ci sono settecento metri che le macchine possono percorrere in mezzo ai turisti e non è per niente bello. Meglio, molto meglio mettere lo stop addirittura nella zona artigianale e poi lasciare camminare chi vuole visitare le Gole. Senza avere le auto tra i piedi.