Quest’anno salta la tradizionale Corsa all’Anello di Narni. Lo hanno deciso l’Ente Corsa e i tre terzieri Mezule, Fraporta e Santa Maria. Al suo posto, a settembre, una ‘tre giorni’ con iniziative che spazieranno dalla cultura alla cucina. Il programma è ancora in fase di allestimento.
Confermato, invece, il Festival della Sociologia il 15 e 16 ottobre, il cui tema sarà “Seduzione e città globale, rifare la società dopo il Covid-19”.
“La manifestazione – sottolineano dall’organizzazione – sarà sensibile alla crisi e all’emergenza traumatica che stiamo vivendo e l’intenzione è contribuire alla ricostruzione di una solidarietà e un legame sociali messi fortemente in crisi dalla pandemia”.
“La città globale nell’epoca dell’incertezza, spiega Maria Caterina Federici coordinatrice del Festival, racchiude tutte le contraddizioni e le antinomia del controllo e del disordine rappresentate dalla seduzione.”
Anche quest’anno il Festival si propone come spazio di confronto tra i maggiori scienziati sociali italiani ed internazionali e tra molti ospiti di rilievo impegnati in incontri e panel, oltre ad Alessandro Cavalli, Mario Morcellini, Maria Carmela Agodi, Imed Melliti, Carlo Bordoni, Annamaria Rufino, Monique Hirschhon, uno spazio rilevante verrà riservato a giovani sociologhe e sociologi dell’attuale panorama europeo.
Tra gli ospiti più attesi ci sarà il filosofo e sociologo francese Gilles Lipovetsky, professore all’Università di Grenoble e autore del recente ‘Piacere e colpire. La società della seduzione’. Lipovetsky terrà una lezione dal titolo “La société de la séduction”. Altra lectio magistralis “Ripensare il possibile” sarà tenuta dal sociologo italiano Paolo Jedlowski.
“I Festival intestati a una disciplina scientifica – sottolinea Mario Morcellini, membro del Comitato scientifico – abitualmente si interrogano su quanto essa risulti socialmente utile al paese e alla decisione e pianificazione politica. Ma al tempo di una pandemia l’interrogativo dovrà essere meno autoreferenziale: come sarà possibile una società dopo il Covid-19? La prova a cui ci ha sottoposto il virus è stata superata positivamente, ma può avere effetti dissociativi e di nuovo individualismo in una fase che sarà certamente di lunga crisi economica. I Sociologi meglio di tutti debbono dire che solo una società degna di questo nome può aiutarci a costruire il futuro.”
“Siamo convinti – commenta Lorenzo Lucarelli, assessore alla cultura del Comune di Narni – che la ripartenza socio-economica passi anche attraverso eventi di alto valore culturale come il Festival della Sociologia, durante il quale Narni si trasforma per alcuni giorni in punto di riferimento nazionale e internazionale dell’intera comunità interessata alle scienze sociali. Eventi come questo garantiscono non solo visibilità e crescita culturale ma anche potenziali ricadute economiche di rilancio del turismo nel territorio”.
Vasta la serie di iniziative: un’intera sezione collegata a LibrInFestival, nonché laboratori ed esposizioni ideate ed organizzate dalla comunità locale di Narni, dall’associazionismo dell’Umbria e non solo, dagli istituti scolastici del territorio e dall’Associazione Italiana di Sociologia, oltre ad un’intervista video con il filosofo e sociologo francese Edgar Morin a cura di Riccardo Mazzeo. Artisti locali e artisti provenienti dalle Accademie di belle arti di Roma e Perugia daranno vita, grazie al coordinamento dell’associazione MinervAArte, a una serie di istallazioni artistiche tra cui una mostra fotografica dedicata al periodo di lockdown.
Durante la due giorni si svolgerà anche la fase finale della V edizione del Premio “Vilfredo Pareto per la sociologia” promosso dal Centro di ricerca sulla sicurezza umana (Crisu). Una sorta di sfida di public speaking in cui i finalisti avranno a disposizione 15 minuti per esporre in varie lingue un saggio teorico o empirico sul tema del festival. Per partecipare alle selezioni c’è tempo fino al 30 luglio.