Ancora una volta le giuste prescrizioni contro l’inquinamento e per il rispetto dell’ambiente rischiano di ricadere sulle spalle dei lavoratori. La vicenda è quella della Setras di Narni Scalo, azienda impegnata nel trasporto di prodotti liquidi in cisterna, dove il necessario rinnovo dell’impianto di lavaggio dei mezzi, finalizzato proprio a migliorare l’impatto ambientale, è bloccato a causa di ritardi nelle autorizzazioni da parte degli enti preposti (Comune, Asl, Ania, etc.) e questo potrebbe portare alla richiesta dell’attivazione della cassa integrazione per alcuni dipendenti.
La notizia è stata comunicata dalla stessa azienda ai sindacati, Filt Cgil e Ugl, in un incontro che si è svolto lo scorso 31 gennaio.
“L’amministratore di Setras, Amedeo Giovannini, ci ha riferito che le autorizzazioni richieste tardano ad arrivare – spiegano Andrea Tamburini, della Filt Cgil Umbria, e Maurizio Magnaterra della Ugl – e questo ci preoccupa fortemente visto che la conseguenza, sempre secondo l’azienda, potrebbe essere la messa in cassa integrazione di alcuni dipendenti. Per questo, onde evitare questa ipotesi o qualcosa di peggio – concludono i due sindacalisti – chiediamo che gli enti preposti al controllo e al rilascio delle autorizzazioni facciano in modo di accelerare il processo e che l’azienda non faccia ricadere sui lavoratori il peso di responsabilità che non sono certo le loro”.