Era una voce del programma: fare una vera pista ciclabile a Narni Scalo, struttura che manca da sempre, nonostante che proprio lì vi sia la concentrazione massima di biciclette nell’intero comune.
“Il segno distintivo della pista, l’averla colorata con una tinta sul rosso, la rende finalmente visibile – spiega Marco Mercuri, il vicesindaco che ha voluto quest’opera – è lo sviluppo della nostra iniziativa che vuole limitare il più possibile la velocità almeno in Via Tuderte e renderla più sicura ma anche di stabilire una serie di limitazioni alla velocità. Tra l’altro i percorsi perdonali non si intersecheranno con la strada statale per evitare ulteriori complicazioni. E poi saranno realizzate proprio adesso tre nuove piste ciclabili in Via dei Garofani, Via Libertà e Via del Parco, per dare l’attuazione a quella che viene chiamata “Zona 30”, dove pedoni, ciclisti ed automobilisti saranno tutti messi alla stessa stregua.”
Mercuri ricorda che i fondi sono quelli del Governo e specificatamente del Ministero dell’Ambiente. Certo, come sempre accade ogni iniziativa ha due popoli al punto che un consigliere della minoranza, Sergio Bruschini, ha protestato ed elevato un sacco di obiezioni. C’è anche da dire che la viabilità di Narni Scalo è molto caotica ma che agli abitanti pare vada bene com’è adesso: qualche anno fa sempre dal Comune si adottarono una serie di provvedimenti che avevano la finalità di iniziare a dare un “verso” a quel pezzo di città. Le proteste di chi si lamentava di non poter parcheggiare sotto casa, nonostante la grande quantità di spazi adeguati, fece fare marcia indietro al Comune, che ora spera che i cittadini guardino un po’ più in prospettiva. Ed “attacca” con le piste ciclabili e la “Zona 30”.