Il Comune di Narni dà la “colpa” a quello di Terni. Comunque sia, al di là dei balletti, la tassa di soggiorno che a Narni avevano prima applicato e poi sospesa, viene ora riconfermata, proprio sulla spin-ta degli altri comuni della provincia, Terni ed Orvieto. Così il 24 aprile i prezzi degli alberghi aumenteranno, facendo ricadere sui cittadini in genere e sui turisti in particolare, le proposte di mi-glioramento della struttura turistiche, che ancora non è visibile. L’idea originaria era stata quella di spostare l’introduzione della tassa se mai si fossero trovate misure “compensative idonee, anche con il coinvolgimento degli operatori privati di settore”. Come dire che sarebbero stati chiamati a pagare addirittura gli albergatori, che avevano dimostrato sin dal primo momento l’inutilità, anzi, la dannosità dell’applicazione della tassa.
“In virtù degli sviluppi delle vicende dei comuni limitrofi e in mancanza di ulteriori nuovi elementi – dicono in comune – si è veri-ficata l’impossibilità a posticipare e pertanto, come da delibera-zione comunale, la nuova imposta entrerà in vigore. A tale proposito – prosegue il Comune – già dai primi giorni della prossima settimana inizieranno gli incontri dedicati alle strutture ricettive per spie-garne il funzionamento”.
Per contentino il comune manterrà un filo diretto cogli albergatori per individuare possibili strategie di cooperazione, crescita e svi-luppo del settore turistico nel territorio. Alla Federalberghi sono comunque furiosi ed anche abbattuti dal fatto che le loro richieste non sono state accolte soltanto per fare cassa. Racconta un alberga-tore: “Si diceva che i 50.000 euro che si pensa usciranno dalle ta-sche dei viaggiatori, erano stati trovati nelle pieghe del bilancio. Forse sarebbe stato meglio continuare a cercare e mantenere un’azione di competitività della struttura. Ma soprattutto si sareb-be dovuto dare la “caccia” a tutte le strutture che non sono in re-gola”.
“Il lavoro fin qui svolto dal tavolo tecnico – spigano in comune – ha portato ad evidenziare già una serie di osservazioni e proposte su cui iniziare a collaborare in questa sinergia tra ente pubblico e operatori di settore che certamente porterà benefici non solo ai tu-risti e agli operatori stessi ma anche ai cittadini”.