Era segnata con bollino rosso la giornata del Primo Maggio per la previsione dell’arrivo di tantissimi turisti. E così è stato: la città è stata invasa in ogni luogo, in ogni spazio, in ogni ristorante da un’”orda” di visitatori, ben accetti, che volevano, per primo, parcheggiare, e poi mangiare, operazioni che sono state svolte a fatica.
Il fatto che in ogni spazio sia stato allestito un parcheggio, sino alla “Pezza de lu Pannu”, a cinque chilometri da Terni la dice lunga della inadeguatezza del programma dei parcheggi e della programmazione complessiva dell’Amministrazione comunale che ancora si spende nella costruzione di nuove strade, che si intaseranno per forza, lo dice la fisica, anziché guardare ai parcheggi. Ma questa è ormai la politica comunale che viene sopportata come il Covid ma che sarà rivoltata si spera quanto prima.
Diverso il discorso dei ristoranti: per fortuna che l’apertura delle hostarie ha mitigato e non poco la spinta, ma pensare ai prossimi ponti quando la Corsa all’Anello sarà chiusa nessuno può immaginare quello che accadrà. E’ un discorso di privati, è vero, ma anche in questo caso il mantenere aperte le hostarie sotto la guida di qualche ristoratore intraprendente sarebbe quanto mai necessario. Perché, va detto, i visitatori vengono a Narni anche e soprattutto per mangiare bene, poi anche per vedere la città. In mancanza di cucina e parcheggi si toglie un sacco di appetibilità.
Un altro problema? I camper! Non hanno più uno spazio dove poter fare le operazioni consuete come lo spurgo ed il ricarico della acqua potabile. E’ davvero una mancanza grave. In verità c’è solo un parcheggio per camper, solo alla Madonna Scoperta. Lontanuccio, però.