Alla fine, il vertice tanto richiesto a Narni, c’è stato e si è parlato di ospedali, anzi dell’ospedale di Narni e la sua integrazione con quelli del territorio. Certo, sono sempre parole, disegni, progetti e di concreto non c’è nulla ma la presa di coscienza di quello che è diventata la sanità pubblica dopo i quaranta anni di gestione regionale, è già un successo. Insomma, il discorso è sempre quello: integrare i due ospedali, quello di Narni e quello di Terni, perché insieme possano diventare qualcosa di importante ed abbassare i disagi di cittadini che sono anche malati.
Il sindaco di Narni Lorenzo Lucarelli ha avuto assicurazioni complete dal presidente delle Regione Donatella Tesei, l’assessore Luca Coletto, il direttore generale dell’Usl Umbria 2 Massimo De Fino e il direttore regionale alla sanità Massimo D’Angelo. Era presente anche la consigliera regionale Eleonora Pace, che è un po’ la garanzia della realizzazione. Intanto nel frattempo c’è stato un altro passo in avanti con la nomina di un responsabile dell’anestesia, perché coordini davvero le sale dell’ospedale di Narni con lo sguardo verso Terni, perché, tutto passa, va ricordato, per la disponibilità del personale ad operare in maniera completa anche a Narni.
La Regione, con Tesei e Coletto, ha dato assicurazioni a Lucarelli di una integrazione completa “per la cui piena attuazione – ha puntualizzato – c’è bisogno di fare investimenti sul personale affinché ci sia un’effettiva integrazione e specializzazione delle strutture”. Durante l’incontro è stata inoltre confermata la riapertura del servizio di pronto soccorso 24 ore su 24 per l’ospedale di Narni, rende sempre noto Lucarelli, che commenta positivamente le dichiarazioni arrivate dai vertici regionali della sanità.
“Vanno tutte nella direzione di conseguire l’obiettivo strategico della realizzazione del nuovo ospedale di Narni–Amelia”, dichiara il sindaco che sottolinea poi che “la riorganizzazione della rete ospedaliera attuale, se attuata, è in linea con il progetto del nuovo ospedale inserito nel piano triennale degli investimenti finanziabili dall’Inail. Su questo – dice ancora – auspichiamo che entro l’anno vengano prodotti tutti gli atti necessari al progetto esecutivo sulla base della rimodulazione dei servizi, così come annunciato dalla Regione. Per questo – conclude – è opportuno che vengano puntualizzati procedure e tempi per garantire certezze ai territori interessati”. Per adesso solo parole. Si muoverà qualcosa? I cittadini stanno a vedere.