L’inaugurazione c’è stata: la Tenuta Fogliani, che vede la luce nella parte di Narni che degrada nei bellissimi campi, verso il Tevere, dalle parti delle Treie, è realtà. Bella, bellissima ha riportato ai suoi splendori un luogo che era diventato degradato, abbandonato, che aveva avuto una vita travagliata, ora diventato un fiore all’occhiello dell’intero territorio. Duecento ettari, che per chi non ricorda le nozioni di geometria, significano quattrocento campi da calcio, è la sua estensione, una grande casa, rossa, che è il punto vitale, altri casali intorno, tutti superbamente arredati per l’alloggio, che danno l’idea dell’”albergo diffuso”, parola che tanti abusano ma che alla Tenuta è diventata realtà. E poi un Spa enorme, si sta ancora costruendo, poi due ristoranti di diverso target, addirittura un birrificio ed anche una mola per l’olio d’oliva. Poi il frumento per i grani originali, oliveti. Questa volta non vale nemmeno il “chilometro zero”: dal produttore al consumatore c’è solo qualche metro. Ah, c’è anche una tartufaia e pure un vigneto. In certi momenti dà l’idea di una fattoria didattica, dove tutto è in vista, ogni lavorazione è open space. A mettere in piedi tale bellezza, che darà a regime anche una cinquantina di posti di lavoro, è stato Luigi Fogliani, imprenditore leader nel settore della prefabbricazione, che ha deciso di investire nella valorizzazione agricola e turistica.
“Ho avuto molto dal territorio – aveva dichiarato Luigi Fogliani – e con questa operazione intendo restituire e lasciargli qualcosa di bello e di importante, dal punto di vista della promozione e dell’accoglienza”.
“L’idea che ci ha guidati – mette in evidenza Marco Manni, che ha sovrainteso in questi anni le ristrutturazioni e riqualificazioni aziendali – è stata quella della bellezza, del rispetto della terra in tutti i sensi, della sua messa a valore nell’interesse della comunità locale e regionale. E’ solo inquadrati da questa angolazione che gli ingenti investimenti possono essere compresi appieno, considerandone anche la loro ricaduta pubblica”. Manni ricorda anche la certosina ricerca dei prodotti locali a cominciare dalle sedie di alcantara, fatte apposta per il ristorante. Questo ed altri elementi hanno reso la Tenuta Fogliani un vero complesso elegante, destinato certamente al territorio, ma anche ad un turismo raffinato ed internazionale, un complesso che a Narni ed al suo territorio mancava davvero.